Regia di Sergio Leone vedi scheda film
IL capolavoro di Sergio Leone.
Il miglior film sulla grande rivoluzione messicana. A tratti con ironia estrosa e accativante, Leone pennella la sua "fabula" di storia nazionale, nel richiamo ad "esemplari" quadri d'ambiente e di sollecita memoria personale -elementi di nostalgia in affioro dal personaggio di Shean, nell'asciutta interpretazione di Coburn-, connessi ai due protagonisti coinvolti nel ciclo di una trasformazione sociale che diviene -in sostanza, il riscatto promesso- formazione spirituale di loro stessi. In apice d'arte, la straordinaria interpretazione di Rod Steiger, qui Juan Miranda d'acchito ingenuo campesino arruffone e violentemente arraffone, il quale, nel disordine dei primordi della rivoluzione, si propone di svaligiare il Banco di Mesa Verde; ma che, invece, incalzato da eventi che gli sollecitano sempre più vigile attenzione, destina, tappa dopo tappa, i propri sguardi e il proprio cuore a un campo ulteriore di valori che, eluso il brutale suo edonismo naturale, darà senso e orizzonte di fraternità, come annunzia il maestoso tragico finale aperto dell'opera, alla propria consapevole evoluzione.
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