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Police Python 357

Regia di Alain Corneau vedi scheda film

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La recensione su Police Python 357

di nicola81
8 stelle

All'epoca Corneau era considerato il più autorevole candidato a raccogliere l'eredità di Melville quale esponente di punta del noir francese. Questa sua opera seconda è un interessante poliziesco che il regista stesso definì come il racconto della perdita di identità di un uomo che "a poco a poco si identifica con la sua arma, fino a diventarne il suo prolungamento meccanico." Certo accusa quel ritmo lento che contraddistingue quasi tutti i polizieschi francesi, ma con l'uscita di scena della Sandrelli (non che fosse colpa sua, intendiamoci) la vicenda sale di tono ed è divertente assistere alla contrapposizione tra un poliziotto che utilizza la sua posizione per sfuggire alle proprie responsabilità e un altro che, vittima di circostanze avverse, rischia di finire ingiustamente sull'altro lato della barricata. Personaggi ben definiti e finale inaspettatamente violento.

Sulla colonna sonora

Bella colonna sonora di Georges Delerue.

Cosa cambierei

Voto:7+

Su Alain Corneau

Tipicamente melvilliana, fatta eccezione per la prima parte.

Su Yves Montand

Bravo.

Su François Périer

Perfetto.

Su Simone Signoret

Nella realtà era moglie di Montand. Qui interpreta la moglie disabile (ma fino a un certo punto...) di Pèrier. Ovviamente brava.

Su Stefania Sandrelli

Al cospetto di alcuni mostri sacri del cinema francese non sfigura affatto, ma il film diventa veramente interessante dopo il suo omicidio.

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