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I tempi che cambiano

Regia di André Téchiné vedi scheda film

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La recensione su I tempi che cambiano

di franzi
8 stelle

Prosegue con “I tempi che cambiano” la ricostruzione del nostro mondo attraverso gli occhi acuti e commossi di un testimone della nostra società. Dall’”Età acerba”, attraverso “Lontano” e in quest’ultimo film, quel mondo è divenuto il luogo centrale e vivo dell’esperienza, al confine fra l’Europa e l’Africa. Qui si svolgono, e sono descritte senza ipocrisie né compiacimenti, le storie di oggi, di rapporti, di lavoro, di confronto di culture, di amore; e se la principale è la storia d’amore fra i due mostri sacri Deneuve e Dépardieu, che trovano qui una bella e rassicurante conferma del loro valore di attori, non meno interessanti e suggestive sono le vicende degli altri attori e personaggi, anch’essi tutte credibili, e narrate con finezza e partecipazione, ognuno a rappresentare la difficoltà, ma anche la sfida del vivere; dalla giovane gemella Nadia fuggita in Occidente con un figlio, e ora di ritorno alla ricerca di un contatto con la sorella che la vede come un’estranea; all’irrequieto figlio di Cécile, Sami, erede di altri giovani di Téchiné indecisi sul loro ruolo sessuale, ma ancor più sul loro ruolo sociale; alla incisiva figura di Natan, il marito indigeno di Cécile, un medico arrivato e riconciliato con il proprio ruolo e con un forte senso di umanità, rimesso in crisi proprio nel momento in cui cerca di godersi lo stato raggiunto, ignorando i problemi che gli vengono dal figlio, dalla moglie, dal lavoro.
E poi appunto i due “Occidentali” della storia, a confronto dopo trent’anni dal loro folle amore giovanile; e la loro vicenda, che in fondo è la più inattuale del film, è quella che richiede da parte degli sceneggiatori lo sforzo maggiore, e riuscito, di dire qualcosa di nuovo e convincente sui misteri dei rapporti d’amore.
Il film è girato sempre con grande determinazione e senso del racconto, qualche volta con un po’ di mestiere, ma in più di un caso con una capacità di visione e emozione che avvicinano Téchiné ai grandi registi; (viva, originale e tesa l’uscita notturna di Sami nel giardino e il confronto con gli animali).

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