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Frankenstein

Regia di James Whale vedi scheda film

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La recensione su Frankenstein

di Axeroth
10 stelle

IL MOSTRO PIù FAMOSO DEL '900 | - Mary Shelley è stato un genio, col romanzo "Frankenstein o il moderno Prometeo" a soli 19 anni, ha inventato quello che diventerà l'emblema, il simbolo, delle paure umane e del terrore per il diverso, l'omofobia, l'inconscio umano, il sublime nell'orrore, la forza nella morte, l'innocenza nel crimine, la malvagità della tecnologia. Tutti concetti antitetici o apparentemente senza legami, e invece sono tutti aggettivi appartenenti alla CREATURA. Frankenstein affonda le radici in profondità, dove c'è buio, e dove prospera la paura, il terrore e l'angoscia. Il romanzo è considerato uno dei miti della letteratura mondiale proprio per questo motivo. James Whale, ne prende in mano la storia, e la porta sullo schermo a modo suo, realizzando il più grande capolavoro del genere Horror della storia del cinema, ed uno dei più grandi film mai fatti. L'elemento chiave del genere horror verrà proprio coniato in quest'opera, dove si noterà l' effetto che l'innocenza ha sulla mostruosità e la sofferenza. La Creatura, dopo essere scappata dal castello dello scienziato, Henry, figlio del Barone von Frankenstein, incontrerà una bambina che le offrirà un fiorellino, azione che causerà la sottomissione e calma da parte della Creatura, ma l'inconsapevolezza e la mancanza del senso della realtà, lo porterà ad uccidere la bambina gettandola nel lago. In seguito assisteremo a momenti analoghi, nell'opera seconda della serie cinematografica di Frankestein, serme firmato Whale, intitolato "The bride of Frankestein", dove verso l'epilogo, s'innamorerà della Creatura-femmina creata appositamente per lui. Ciò che più colpisce in quest'opera sono: la fotografia, lo splendido trucco ideato proprio da Whale con l'aiuto di Jack Pierce, la sceneggiatura e le scenografie, e soprattutto il meraviglioso e celeberrimo incipit, nel quale un uomo su un palcoscenico invitando lo spettatore a temere ciò che sta per vedere, apre il sipario, e presenta il film. La più terribile e immortale sequenza della pellicola sarà nel momento in cui Henry von Frankenskein invita la Creatura a sedersi, con la cinepresa che la inquadra dal basso verso l'alto, permettendo allo spettatore di assistere la magnificenza e maestosa bellezza di Boris Karloff in un'interpretazione magistrale e indimenticabile, che plasmerà a tal punto la sua posizione nella storia del cinema, da lasciargli sulla pelle, la forma degli elettrodi messi da Pierce. Opera inconiabile.

Su Boris Karloff

INTERPRETAZIONE SUBLIME

Su Colin Clive

Eccezionale

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