Regia di Gerard Damiano vedi scheda film
In evidente difficoltà con l’altro sesso, la giovane Linda viene convinta da un’amica a rivolgersi al dottor Young per venire a capo dei suoi problemi sessuali. Il medico scoprirà il problema: Linda presenta la dislocazione del clitoride in gola.
Alla presentazione del film, in una delle numerose interviste rilasciate, il regista Gerard Damiano disse che la pornografia (siamo nel 1972) era diventata un’accozzaglia di “scopa! vieni! cambio scena!”. Ecco perché, sfruttando le prodigiose doti della sua protagonista, Damiano ed il suo staff si inventarono uno spunto di sceneggiatura a dir poco geniale. Una variazione all’accozzaglia dichiarata dal regista che eleva questo film, che rimane comunque un film pornografico, nell’Olimpo delle pellicole per adulti. L’ironia delle battute e il geniale plot, rivisto oggi a distanza di anni, e metabolizzate dunque le doti da fachiro della fenomenale Linda Lovelace, rischiano di prendere il sopravvento, proprio per l’originalità della scrittura e della recitazione. Cosa che non accadde all’epoca, quando tutti i riflettori furono puntati non sull’innovazione del genere, ma sulle capacità della protagonista.
Nel film, l’ironia delle battute si intervallano alla decantazione delle doti di Linda, gola profonda appunto, che all’epoca rappresentò (come si evince dal documentario “Inside gola profonda” o dal recente “Lovelace”) un fenomeno mediatico senza precedenti per l’industria del porno, che sdoganò il genere, fece arricchire la produzione, nonché il marito dell’attrice, rappresentando ancora oggi la pietra angolare con cui confrontarsi. Rivisto oggi si apprezza per lo stile scanzonato, per quanto esplicitamente pornografico, con cui si affronta la tematica della sessualità.
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