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Le chiavi di casa

Regia di Gianni Amelio vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Le chiavi di casa

di mm40
6 stelle

Un viaggio per conoscersi, due partner improbabili o semplicemente difficili, un'avventura che li unirà e li farà conoscere ed apprezzare reciprocamente. In tutto questo il film di Amelio non è nulla di nuovo; ma la prospettiva si amplia se si considera il problematico - e colmo di insidie - rapporto fra i due protagonisti: il padre fuggito alle proprie responsabilità ed il figlio ritardato mentale quindicenne, che per la prima volta finalmente riesce a vedere il genitore. Ed un terzo elemento viene ad accomodarsi, per poi uscire di scena al momento opportuno, con elegante silenzio, fra i due poli: sorta di cuscinetto emozionale, la dolce-amareggiata madre interpretata da Charlotte Rampling funge come da interprete fra le necessità non espresse (o non esprimibili) dell'handicappato e le aspettative irraggiungibili, il turbamento interiore del genitore. E la freddezza iniziale si tramuta piano piano in complicità, amicizia, affetto: in un vero rapporto padre-figlio. Amelio tocca corde delicatissime e lo fa con la dovuta circospezione, senza mai calcare i toni e rispettando i limiti di una storia che è tutta in ciò che non si vede: non c'è vera azione, nonostante la storia si svolga spesso in viaggio, non ci sono scene madri o esplosioni ad orologeria di pathos, c'è solo la descrizione della nascita e crescita di un rapporto fra due sconosciuti, di un dialogo che scaturisce da due monologhi (sceneggiatura di Rulli-Petraglia-Amelio). Il ritmo è quello che è, ma i tre principali attori sono degni di una nota di merito ed il finale che vede il ragazzino rassicurare il padre in lacrime è angosciantemente catartico. 6,5/10.

Sulla trama

Paolo ha 15 anni ed è ritardato mentale. La madre è morta di parto, il padre lo conosce solo ora, in viaggio verso una clinica di Berlino. L'uomo era fuggito, impaurito, dalle sue responsabilità, ma ora è disposto a stare vicino, a capire e ad imparare dal figlio problematico.

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