Regia di Anders Thomas Jensen vedi scheda film
L'esordio, anno duemila, di questo regista danese, assurto a una certa notorietà, anche in Italia, con l'ottimo "Le Mele Di Adamo", prima di sprofondare nell'anonimo cinema americano. Questa è una simpatica commedia tendente al nero, almeno nella prima parte, con il classico gruppo di amici d'infanzia che formano un quartetto bene assortito di maldestri delinquenti in fuga col bottino che finiranno per aprire un ristorante in mezzo a una foresta della Danimarca più profonda. Commedia di redenzione, alla fine, esattamente come in "Le Mele Di Adamo", più riuscito. La forza della pellicola sta nel fatto che schiera attori di primissimo piano, i grandissimi Mads Mikkelsen e Ulrich Thomsen, per esempio,e tutta una serie di personaggi di contorno molto divertenti e alcolici il giusto. E' un film molto distante dal tipico cinema danese, dagli esperimenti del "Dogma" e da lavori molto più rigorosi e austeri: è qualcosa di più ampio respiro, facilmente vendibile anche all'estero, adatto a tutti. Insomma, non è un caso se poi Jensen ha provato la strada americana, fallendo. Qui siamo davanti a del buon cinema, che ha i suoi notevoli momenti, che porta anche più di una critica alla società danese, anche se è evidente dopo i primi venti minuti come andrà a concludersi la vicenda. Rilassante, suvvia, e poi a Mikkelsen il ruolo dello psicopatico riesce sempre bene.
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