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Speed Cross

Regia di Stelvio Massi vedi scheda film

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La recensione su Speed Cross

di Utente rimosso (CinefiloDelirant
2 stelle

Speed Cross '1980 - Stelvio Massi.

 

 

Da un soggetto di Steno e Lucio De Caro nasce questa pellicola molto particolare diretta dal buon Stelvio Massi, che dovrebbe vedere trapiantati al proprio interno alcuni residui del poliziesco nostrano, genere ormai alla gogna da diverso tempo, ambientando l'intero contesto internamente al mondo del motocross, disciplina particolarmente seguita ed acclamata dal pubblico all'inizio degli anni '80. I nostri due corridori protagonisti, approdati in Germania per partecipare ad una prestigiosa competizione di motocross, si troveranno a dover fare i conti con un organizzazione criminale che gestisce un giro interno di scommesse clandestine

 

 

Speed Cross viene afflitto da una moltitudine di ingenuità, personaggi abbozzati, situazioni fortemente adolescenziali, dialoghi decisamente superficiali, una cittadina della Germania dove nessuno parla tedesco, storie d'amore ed intrecci amorosi che sbocciano dopo pochi istanti, sentimenti abnormi provati nei confronti di signorine appena conosciute (tra l'altro anche piuttosto disinteressate). Nessuno degli interpreti, che si trovano costretti in personaggi appena accennati, riesce a brillare particolarmente, Vittorio Mezzogiorno si ritrova costretto nel ruolo della classica macchietta Napoletana ingenua ma buona come il pane, Daniela Poggi si trova praticamente solo di passaggio, neppure il buon Fabio Testi, attore particolarmente avvezzo al cinema di genere, riesce nell'intento di rendere particolarmente empatico il proprio personaggio.

 

 

Per quasi l'intera durata della pellicola non viene mostrata nessuna competizione motociclistica, lo spettatore non assiste praticamente in nessuna occasione direttamente ai giri di pista dei nostri protagonisti, ritrovandosi ad osservarli solamente partire di sfuggita in sella alle loro KTM tra un dialogo e l'altro. All'interno di Speed Cross si predilige in maniera piuttosto netta lo svolgersi di una vicenda malavitosa piuttosto banale, contornata dai rapporti dei nostri protagonisti con il gentil sesso e da scazzottate piuttosto frequenti, che sembrano provenire da uno spaghetti western parodistico. Dopo poco tale contesto inizia a risultare piuttosto noioso e decisamente poco accattivante agli occhi dello spettatore.

 

 

L'intera azione motociclistica elemento piuttosto carente durante lo svolgimento della pellicola, viene concentrata interamente all'interno della MEGA COMPETIZIONE FINALE dando vita ad un contesto decisamente surreale e quantomeno esagerato, una gara di motocross combattuta a suon di pugni alla Bud Spencer, calci rotanti sulle marmitte e manrovesci sul casco, una competizione dalle sfumature mortali davvero degna di Road Rash II. Una pellicola decisamente superflua all'interno della filmografia di Stelvio Massi, che ha donato al cinema di genere nostrano pellicole decisamente più pregevoli e significative. Speed Cross può certamente risultare un film simpatico ma di cui rimane davvero poco una volta terminata la visione.

 

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