Regia di Gianluca Maria Tavarelli vedi scheda film
Vincenzo ha vent'anni e vive in un paesino abruzzese; sogna di andarsene e, durante l'estate, conosce Genny che condivide la stessa voglia di evasione, ma soffre di attacchi di panico non appena sale su un treno o un bus. L'amicizia diventa presto qualcosa di più.
Quarta regia per Gianluca Maria Tavarelli, Liberi è qualcosa di più di una pura e semplice commedia sentimentale, sconfinando apertamente nei territori del romanzo di formazione e cercando di inserire nella trama elementi di richiamo concreto alla contemporanea realtà italiana; a tutti gli effetti però il film, soprattutto per quanto riguarda la parte formale, è un lavoro che dimostra discreto mestiere e poco altro, apertamente destinato al grande pubblico e privo di momenti particolarmente memorabili o argomenti più di tanto coraggiosi, nonostante l'inizio lasci intravedere una lieve critica all'immobilità sociale del centrosud paesano. Interessante e dai buoni risultati è stata in ogni caso la scelta di casting per gli interpreti centrali, due giovani già ripetutamente sfruttati sul piccolo schermo e dal futuro luminoso anche sul grande: Elio Germano e Nicole Grimaudo; fra gli altri attori troviamo poi Luigi Maria Burruano, Myriam Catania, Francesco De Vito e Anita Zagaria. Nella colonna sonora ritorna a ripetizione, sfiorando l'ossessione, I will survive nella duplice versione di Gloria Gaynor, l'originale, e in quella più recente dei Cake, con la quale la pellicola si chiude in un finale abbastanza prevedibile e facilotto. Sceneggiatura: Tavarelli, Leonardo Fasoli e Angelo Carbone; fotografia di Roberto Forza; produce Domenico Procacci. Per Tavarelli subito di seguito si apriranno le porte della tv: dirigerà Paolo Borsellino (2004), per Mediaset. 3,5/10.
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