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Appuntamento a Belleville

Regia di Sylvain Chomet vedi scheda film

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La recensione su Appuntamento a Belleville

di FilmTv Rivista
8 stelle

Arriva anche in Italia Appuntamento a Belleville, piacevole sorpresa di Cannes che da qualche anno ha aperto di nuovo le porte al film d’animazione. Il film è un inno alla poesia di Sylvain Chomet, che trae potentemente linfa dalla sua passione per il ciclismo e il vaudeville. Tutto comincia in una piccola e cadente casa di periferia di una cittadina francese dove vive il piccolo Champion con la nonna Souza e il fedele cane Bruno. Champion è un orfano triste che la nonna non riesce a far sorridere, fino a quando non scopre che il nipote ha una grande e segreta passione per il ciclismo. Una bicicletta diventa così la leva per aprire alla vita il mondo di Champion che, grazie ai fantasiosi allenamenti inventati dalla nonna, diventa un campione che corre la più importante corsa a tappe, il Tour de France. Durante una tappa di montagna, Champion è rapito da una banda di malfattori e portato oltreoceano nella metropoli di Belleville, ma la nonna e Bruno si mettono ostinati sulle loro tracce. Giunti a Belleville fanno la conoscenza delle Triplettes, tre vecchiette che si cimentano ancora nel music hall e che li aiutano nella ricerca. Straordinario il lavoro di Chomet nel recuperare il senso di decenni perduti attraverso la ricca colonna sonora e un décor che restituisce l’essenza dei paesaggi metropolitani francesi e newyorkesi, abitati da personaggi un po’ tocchi ma pieni di dolcezza, che senza bisogno di dialogo trasmettono vibrazioni forti nel cuore dello spettatore.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 40 del 2003

Autore: Fabrizio Liberti

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