La ventenne Rachida lavora come maestra in un quartiere popolare di Algeri. Un mattino viene avvicinata da quattro giovani fra cui il suo ex allievo Sofiane, che le ordina di mettere una bomba nella scuola. Lei rifiuta e il quartetto le tende un agguato mortale, ma la ragazza sopravvive e si rifugia con la madre in un paesino dove si crede al sicuro dalla violenza...
Note
Impianto e confezione sono da film-dossier, con alcuni scivoloni didascalici. Ogni indagine su cause e dinamiche più complesse è rimossa a vantaggio delle reazioni psicologiche della protagonista, della quale la regista riesce a trasmettere l'ansia, la paura e la solitudine.
Rachida, esordio della regista algerina Yamina Bachir Chouikh, ha fatto una fuggevole apparizione nelle sale italiane ma avrebbe potuto destare forse qualche curiosità in più. Non tanto per il suo valore intrinseco, non eccelso, quanto perché si tratta dell’unico film arrivato nelle nostre sale che racconti dal di dentro l’angoscia e la paura delle donne a confronto con il terrorismo… leggi tutto
Alla nobiltà di intenti del film corrisponde una pochezza tremenda. Regia da dilettanti, protagonisti discutibili, la protagonista (Rascida) che sta sulle palle dal primo fotogramma, terroristi da fotoromanzo, pesantezze dappertutto, una porcheria di film che al massimo è un film-tv. Evitare assolutamente, è stato visto da 4 gatti entusiasti, probabilmente parenti del cast. leggi tutto
Alla nobiltà di intenti del film corrisponde una pochezza tremenda. Regia da dilettanti, protagonisti discutibili, la protagonista (Rascida) che sta sulle palle dal primo fotogramma, terroristi da fotoromanzo, pesantezze dappertutto, una porcheria di film che al massimo è un film-tv. Evitare assolutamente, è stato visto da 4 gatti entusiasti, probabilmente parenti del cast.
Ce ne sarebbero molti altri tra i quali: Bugiardo bugiardo, Compagni di scuola, Hardball, Il caso Paradine, It, Mosca a New York, Radio Killer, Signori si nasce, Vento di passioni, Batman, Il passo sospeso della…
Mi aspettavo davvero molto di piu' da questa pellicola. Invece devo dire che la delusione è abbastanza forte, un po' per la scelta troppo didattica e didascalica, e poi per l'inefficacia della recitazione e della regia. Resta il merito delle intenzioni e della denuncia, e l'elemento femminile della fattura del film. Pero' peccato, e' come un'occasione mancata
Rachida, esordio della regista algerina Yamina Bachir Chouikh, ha fatto una fuggevole apparizione nelle sale italiane ma avrebbe potuto destare forse qualche curiosità in più. Non tanto per il suo valore intrinseco, non eccelso, quanto perché si tratta dell’unico film arrivato nelle nostre sale che racconti dal di dentro l’angoscia e la paura delle donne a confronto con il terrorismo…
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