Regia di Brad Silberling vedi scheda film
La radice di questo film dai ritmi lenti ma raffinati è il dramma. Una famiglia di persone oneste perde la figlia, rimasta vittima involontaria di un omicida, poche settimane prima del suo matrimonio. Tutta la disperazione dei genitori (la bravissima e cinica Sarandon e il pacato Hoffman) si riversa in un affetto morboso e asfissiante per Joe (Jake Gyllenhaal), il ragazzo che avrebbe dovuto diventare loro genero, loro convivente. Joe, sconvolto dagli eventi, taciturno e confuso, li asseconda in attesa di trovare il coraggio di decidere cosa fare nella vita. La svolta per lui sarà l'incontro con Bertie (la Ellen Pompeo di Grace Anatomy), una ragazza sognatrice che si trova nella sua stessa situazione di stallo. Il film è piacevole con dialoghi e situazioni curate, risultando forse un tantino stucchevole in alcune fasi della "svolta" narrativa. Non è facile raccontare i diversi modi di reazione ad un gravissimo lutto e la capacità di una famiglia di non sgretolarsi ma Brad Siberling, grazie ad un ottimo cast e ad una convincente sceneggiatura riesce a dar corpo alla tragedia senza prtecipitare nell'esagerato. A piccoli passi, questo dramma soddisfa e quando iniziano a scorrere i titoli di coda si ha una bella impressione di quadratura del cerchio.
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