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People I Know

Regia di Daniel Algrant vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su People I Know

di zombi
8 stelle

bel film crepuscolare di inizio millennio che somiglia davvero ai film complottistici degli anni 70, e non per nulla vi è come protagonista assoluto un al pacino in strabiliante quanto dimessa forma fisica. ma la cosa che più mi piace è che per una volta recita in sottotraccia non rifacendo alla nausea se stesso. fossi in lui, ringrazierei chi gli ha proposto e lo ha voluto per questo film. vedere per errore un'omicidio e non ricordarselo perchè strafatto di oppio e di una miriade di farmaci mischiati tra di loro per riuscire a reggere le giornate da P.R. questo è il destino che accompagnerà eli verso la fine dei suoi giorni.... si è uno spoiler, ma più avanziamo nel minutaggio filmico e più sappiamo che quell'uomo che piscia sangue e sta in piedi perchè bombato come un vitello d'allevamento non avrà vita lunga. il suo fine è far riuscire la festa che ha organizzato per i ragazzi di colori arrestati ed espulsi dal paese perchè senza documenti. eli viene dalla militanza progressista degli anni 70. dalle lotte per l'integrazione nella quale crede, ma eli oggi è un uomo che campa col fatuo mondo dello spettacolo e deve comunque far collimare le due cose forse più per sopportarsi che per altro. è un uomo sfatto e sfinito. la sua unica ancora di salvezza è vicky, la vedova del suo amato fratello morto suicida("tesoro" le dice "alcune persone semplicemente si stancano") che dalla virginia si è imbarcata in una missione per portare via eli da tutto quel marciume e tenerselo accanto probabilmente come ex voto per ricordarsi del marito e cercare di dimenticare il suo suicidio e i maledetti dubbi che tutti i suicidi si portano dietro. la decadenza psico-fisica di eli si accompagna allo sviluppo giallo-complottistico con l'omicidio di una starlet che faceva parte di un giro di prosituzione d'alto bordo in cui sono coinvolti dei grossi nomi della vita politica di new york. forse il versante giallo non è sviluppato in modo esemplare, ma vedendo il film sappiamo che non è ciò che importa al regista e a chi sceneggia. è un pò come quando degli ottimi effetti speciali fanno un buon film di fantascienza e non sono di bellezza ad un carrozzone vuoto. il film si fa forte di ottimi dialoghi e di battute sagaci che riescono a disegnare un ambiente colto che ha a che fare con avvenimenti frivoli su questioni spinose che finiranno irrimediabilmente a riempire i vari talk-show della giornata per cadere nel dimenticatoio già dal giorno dopo. eli questo lo sa bene ma oramai non ci può più fare niente. e il destino sarà beffardo con lui proprio nel momento in cui forse i giochi politici che lo stritolano, lo avrebbero fatto risalire di quotazione per il suo lavoro. ottimo al pacino, gigantesco in un ruolo fatto apposta per lui ma non costruito sulla sua immagine attoriale. agghiacciante ryan o'neal in un ruolo molto bello costruito sulla sua immagine di bellone e bravi anche richard schiff e bill nunn. non capisco e non me ne faccio una ragione del perchè una bella donna come kim basinger, non distrutta dalla chirurgia plastificata e per nulla disprezzabile come attrice , non se la caghi più nessuno?!.... boh!!!!? e mica.....

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