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Insomnia

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Insomnia

di matalacuria
6 stelle

Una scrittura abborracciata e personaggi poco interessanti sedano, dopo un'ora, ogni entusiasmo.

Prove d'orchestra per il Cavaliere Oscuro? Ammesso e ampiamente concesso, questo Insomnia non mi convince. Chiamo in gioco la saga di Batman, perchè, proprio come l'uomo pipistrello, il nostro Al Pacino deve rendere un protagonista messo alla prova con i propri fantasmi, i rimorsi di coscienza, e lottare contro un male molto simile a lui, o almeno, apparentemente. Fra i quaranta e i cinquanta anni fa i migliori esponenti di un genere, il polar, tentarono di sfaccettare 'buoni' e villain in modo da interconnettere le rispettive anime, mai completamente immacolate o nere: ma con Nolan siamo da tutt'altra parte di questa storia del cinema. Il noir ha bisogno di una scrittura particolare, in cui il regista ha piena facoltà di manipolare il flusso narrativo per metterci a confronto con sempre nuovi punti di vista, ribaltamenti, prove. In Insomnia assistiamo all'ennesimo gioco di incastri 'perfetti' di Nolan, che però si concentra su una scrittura verbosa e moraleggiante, invece di essere diversivo per altre fasi del racconto. In altre parole, c'è poca carne al fuoco, e alcune caratteristiche del film proprio non hanno ragion d'essere. La svolta della spiata nella nebbia non funziona, risulta un'impalcatura troppo legnosa e inverosimile. L'agnizione è praticamente inesistente, anche se per la prima metà del film Al Pacino è un personaggio interessante: smette di esserlo quando ci viene mostrato privo di ambiguità, ed esattamente nel primo faccia a faccia con Robin Williams, che lo smaschera in quattro secondi. Anche il cattivo è abbastanza inutile: capiamo immediatamente che l'analogia fra lui e il detective non regge, in quanto uno si auto-giustifica, l'altro soffre d'insonnia per i sensi di colpa. Il finale è sciocchissimo: la dinamica della sparatoria non sta in piedi e il 'lacrimosa' finale si potrebbe tagliare senza remore. Una scrittura abborracciata e personaggi poco interessanti sedano, dopo un'ora, ogni entusiasmo. Nolan dà l'impressione di avere gusto per alcune trovate e poco per altre.

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