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L'amante di Gramigna

Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su L'amante di Gramigna

di John_Nada1975
6 stelle

Un altro di quei titoli del cinema italiano segnatamente degli anni sessanta scritti da Ugo Pirro, che come si suol dire "andrebbe proiettato nelle scuole", per fare capire cosa è realmente la Storia italiana al di là delle ricostruzioni agiografiche per salme e cariatidi, ed è stato veramente il Risorgimento nella fattispecie nelle arretrate regioni del più profondo meridione d'Italia, ovvero soltanto un cambio di padroni e avvicendamento di sfruttatori, e loro protettori che li garantiscono, magari parlando piemontese e non più spagnolo.

Molto bravo Volontè nemmeno molto sopra le righe nonostante il personaggio pieno di virulenta furia vendicativa, apertamente dialettale, e parecchio studiato sulle pagine della stessa novella, per chi la ha letta. Decorativa nel suo ruolo e scelta più che altro per questo, la Sandrelli/Gemma/"Peppa" che in una sequenza un pò da "sculto",  mostra pure le sue tettine e il suo lussureggiante lato b sodo rotondo e ritto, tipicamente molto giovanile oltre che una bella schiena e delle belle braccia e polpacci, un pò da cameriera allenata, quale ella era pochi anni prima nella nota familiare trattoria viareggina.

Strano invece trovare Luigi Pistilli doppiato da Paolo Ferrari, mentre Ivo Garrani/Barone Nardò in un ruolo da possidente fazendero, che potrebbe benissimo essere uscito da uno dei western di ambientazione messicana del periodo,  il quale tutto padroneggia, tutto mercanteggia e raggira, truffa, requisisce nel povero pueblo siculo di "peones" contadini verghiani, ma che la pagherà cara anche lui, è al solito eccellente. 

Strana ma che non si nota molto, la locazione delle riprese in Bulgaria della produzione Dino De Laurentiis per la ricostruzione della Sicilia più profonda e retriva, appena post-unitaria del 1865.

Uno degli ultimi titoli del prolifico Lizzani di quegli anni, a non essere mai stato distribuito in forma decente dopo il cinema, e che ancora oggi sopravvive in un rip della vecchissima vhs CineLux di 40 anni fa, scannatissima pure, nel formato 4:3.

Come si fa a non aggiungere i manifesti e le locandine italiane di questo film (distribuzione addirittura Paramount), che furono dipinti dall'eccezionale pittore e cartellonista Mario De Berardinis? Io non riesco a capire la mancanza nel sito per troppi troppi film, delle immagini e delle locandine, manifesti, quando penZo che ci siano persone pagate per questo. E' farsi superare da siti con molti meno mezzi, sponsor e pubblicità, personale, che per l'aggiunta dei manifesti e locandine, sono però molto più integralisticamente maniacali. E se ci sono poi, non sono italiani ma tedeschi. Mah.

 

John Nada

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