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Spider-Man

Regia di Sam Raimi vedi scheda film

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La recensione su Spider-Man

di scapigliato
8 stelle

Ho provato a cercare la parola "stupidità" nel vocabolario personale di Sam Raimi, e non l'ho proprio trovata. Quando due estati fa sono andato con i miei amici a vedere Spider-Man, già sapevo che mi avrebbe preso per la gola (mi ero preparato "culturalmente" su personaggi e cattivi, mi ero vestito di rosso e blu, ecc..), e infatti ne sono diventato un cultore.
Il fulcro del film credo risieda nei caratteri. Non c'è personaggio che non abbia più volti, più sfumature. E' grazie a loro che il fim funziona. A loro, ma anche al bellissimo gioco estetico che il regista ha saputo fare incrociando tra loro fumetto, cartone, e cinema. Anche l'ironia di tale gioco aiuta a non prendere sul serio il superonismo americano, proprio umanizzando e divertendo tali figure. Ma una nota di grande merito va al Green Goblin magistralmente adattato da Willem Defoe che credo si sia divertito una cifra a disegnare le due anime stevensoniane del suo personaggio.
E' un vero e proprio film di gusto, che viene completato dalla divertita regia di Raimi che s'inventa un ritmo da fumetto, senza far male al ritmo del cinema. Una su tutti la morte del villain di turno, quando sta per essere trafitto dalla sua stessa arma, e poco prima tutto si rallenta per meno di un secondo, e Defoe sputa un "Oh!" di sconfitta, per poi lasciarsi uccidere.
Non mancano nemmeno le ambizioni riflessive. Se noi traducessimo il cambiamento soprannaturale di Peter Parker con il nostro personalissimo cambiamento giovanile, vedremo la lotta da "baraccone" tra Spider-Man e il Green-Goblin, come il paradigma dei conflitti umani; soprattutto di epoca adolescenziale e giovanile. Conflitti che vengono riflessi più seriamente nel personaggio di Harry Osborne (Il mitimo James Franco, mio coetaneo e attore tra i più capaci delle nuove leve). I suoi dubbi e le sue inquietudini vengono proiettate nella lotta tra il bene e il male, rappresentata dall'Uomo Ragno e dal Green Goblin, che non è altro che l'eterna lotta tra l'uomo e se stesso.

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