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Gangs of Paris

Regia di Romain Quirot vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su Gangs of Paris

di John_Nada1975
5 stelle

Ispirato alla vera realtà parigina delle bande giovanili criminali, nei quartieri est Ménilmuche e Belleville, cosi denominati "Apaches" negli anni primi del XX° secolo denominati della "Belle Époque", e di cui poco o nulla si sapeva pur essendo patiti del cinema francese fin dal dopoguerra. Questo primo film Netflix Francia che li storicizza fin dal titolo, sarebbe stato migliore se avesse rinunciato un poco allo stile videoclipparo e dai colori modernisti, sgargianti e senza alcuna spiegazione logica sparati, tipici delle produzioni Netflix.

Diretto dall'esordiente Romain Quirot e palesemente fin dal sottotitolo "Gangs of Paris" ma da molto lontano, ispirato al modello esagitato, ridondante e frenetico diretto da Scorsese vent'anni fa, ha comunque degli elementi a favore che pur non essendo niente di eccezionale, non sono neanche cosi comuni a partire da una colonna sonora di Yves Gourmer, che pare ispirarsi un poco ad Hans Zimmer, come agli M83 e che regala al film notevoli aperture emozionanti ed evocative. 

Il costo di produzione non sarà stata cosi elevato, a giudicare dalle scenografie e dagli elementi d'epoca corretti da "Fìn de siècle", ben ricostruiti nei dettagli delle insegne e dei cartelli urbanistici ecc., ma evidentemente "ristretti" e in studio, senza utilizzare grandi arterie parigine riportate a circa 120 anni addietro, nemmeno con l'ausilio della grafica digitale.

Le sequenze violente anche se graficamente non dettagliate data la medietà della intera produzione e destinazione sono ben concepite, così come l'azione concentrata nell'ultima mezz'ora che si compie nella disperata vendetta da cui si muove tutta la storia, le interpretazioni dei giovani attori sono tutte buone- in un ruolo di contorno si riconosce il caratterista francese simbolo del cinema anni '80 da Beineix a Polanski, a Jeunet e Caro, ma anche Lelouch, Dominique Pinon.

Finale nero e pessimista, mossa più felice dell'intera operazione.

John Nada

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