Regia di Justine Triet vedi scheda film
Quando Samuel muore precipitando dalla finestra della baita in montagna dove vive insieme al figlio cieco e alla moglie scrittrice, Sandra, quest’ultima dovrà cercare di dimostrare in tribunale che non è stata lei ad ucciderlo. Anatomia di una caduta parte da una sceneggiatura interessante, tesa a dimostrare quanto sia difficile, nel corso di un processo per omicidio, cercare di stabilire la verità, e come questa vada spesso ricercata dipanando la matassa dei rapporti interpersonali tra le persone coinvolte, in primis - ovviamente - vittima e potenziale assassino. Tra moglie e marito, infatti, viene alla luce un rapporto alquanto difficile, tra ombre, accuse e ambiguità reciproche. Purtroppo, partendo da idee valide, il film rimane penalizzato dalla recitazione un po’ leziosa degli attori, dal mostrare un processo giudiziario che appare a tratti inverosimile e puramente cinematografico, e da un calo generale di tensione che si avverte soprattutto nel finale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta