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Il divorzio

Regia di Romolo Guerrieri vedi scheda film

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La recensione su Il divorzio

di mmciak
8 stelle

"Il Divorzio" diretto nel 1970 da Romolo Guerrieri,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia si svolge a Roma e racconta che
Leonardo Nenci, è un architetto ormai prossimo alla quarantina,
si separa dopo quindici anni di matrimonio dalla moglie Elena
a causa dei frequenti litigi, e prova a fare lo scapolone.

Convinto di essere ancora in grado di suscitare interesse
nelle donne affronta la sua nuova vita con l'entusiasmo del ragazzino.

La pellicola prodotta dalla Fair Film di Vittorio Cecchi Gori
e si colloca nella nostra amata "Commedia all'Italiana"
e rappresenta il 7° Lungometraggio del regista Romolo
Guerrieri, che si misura per la prima volta in questo genere,
con una sceneggiatura del bravo Alberto Silvestri racconta
la storia di un architetto che si occupa di autostrade, che si trova
in mezzo a una separazione con la moglie dopo 15 Anni
di matrimonio, e con questa metafora fa una critica alla
società italiana, tipica del genere.

Comunque questa Commedia è tutta impostata sull'istrionismo
del "Mattatore" Vittorio Gassman che si prende sulle spalle
tutto il complesso, e se lo porta con sé.

Il Film è molto ritmato, e racconta queste avventure di Leonardo
che dopo la separazione, vuol fare lo scapolone con entusiasmo,
ma il personaggio è disegnato che questa cosa non è che la affronta
con tutta questa cosa, ma in lui nasconde un disagio di fondo,
e di stare anche di non stare benissimo in mezzo ai giovani.

Poi esce questo disagio verso le coppie separate, soprattutto
nell'ottica dell'uomo che affronta questa cosa con tanta voglia
di fare, ma è solo apparenza, e alla fine è un continuo
girare a vuoto, ed eravamo alla vigilia dell'approvazione
della legge del divorzio.

Certo non manca la critica verso una società
che da parte dei giovani sta cambiando, ma
in fondo rimane chiusa e con pregiudizi di fondo
che fioccano, ma anche l'ipocrisia dell'essere umano.

Non manca neanche il tormentone dove con l'automobile
che butta per terra una persona con il motorino,
e fuori dal finestrino gli fa le corna, e questo gli dice:
"Prossima volta te rompo!", e questo è interpretato
da Ennio Antonelli, che anche dopo farà personaggi
simili con battute uguali.

Una scena che rimane memorabile e quando entra in scena
la collega Flavia, sposata e annoiata, che però più che a
Leonardo è interessata a provare esperienze sempre nuove,
interpretata dalla bellissima Anita Ekberg.

Quello che salta all'occhio durante la visione la splendida
Fotografia di Sante Achilli e le scenografie di Dario Micheli.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano anche:
Anna Moffo-Nino Castelnuovo-Clara Colosimo-
Gustavo D'Arpe-Umberto D'Orsi-
Riccardo Garrone-Claudie Lange-Monika Mattson-
Alessandro Momo-Francesco Mulè e Tiberio Murgia.

Invece nel reparto tecnico oltre le già citate
Fotografia e scenografie, segnalerei le musiche
di Fred Bongusto.

In conclusione un Film gradevole,
dov'è impostato tutto sulla straordinaria
bravura di Vittorio Gassman, che si prende
alle spalle tutto il complesso e se lo porta con
sé, coprendo il difetto dei comprimari abbozzati,
e ti coinvolge per le varie avventure che raccontano
i disagi dei separati alla vigilia del divorzio,
e anche verso una società che sta cambiando
e il decennio precedente sembra lontano, con stoccate verso questa
molto taglienti, soprattutto verso la fine.

Il mio voto: 7.

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