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La collegiale

Regia di Gian Antonio Martucci vedi scheda film

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La recensione su La collegiale

di mm40
2 stelle

La collegiale è il classico esempio di film che si riassume già nel titolo: tutto ciò che vi stavate aspettando alla sua lettura, dentro la pellicola non mancherà. Sesso pruriginoso, adolescenti alle prime armi ma vogliose di esperienza, famiglie pervertite e via dicendo, il tutto condito da un umorismo greve, da barzelletta del bar (un bar di un quartieraccio, a tarda sera, va specificato). La storia nasce da un soggetto del regista, che nei titoli di testa si firma per esteso Gianni Antonio Martucci, e viene tramutata magicamente in sceneggiatura dal genio imprevedibile di Piero Regnoli (autore, solo nei mesi precedenti, di copioni per opere del calibro di La cognatina, La minorenne, Quella età maliziosa, La prova d'amore; in futuro si dedicherà - abbandonando ogni ipocrisia - al cinema porno). Di Martucci non c'è tantissimo da dire: già sceneggiatore di pellicole di serie B/C, esordisce qui dietro la macchina da presa, con risultati prevedibilmente semidilettantistici; la critica estetica lascia però il tempo che prova, date le basi di partenza dell'opera e i suoi propositi chiaratamente alimentari, e soprattutto viene soppiantata dalla considerazione che, per lo meno, a quei tempi il cinema italiano era tanto florido da poter permettere anche a questo tipo di prodottini di prendere vita (e spesso di conquistare anche il pubblico, a sorpresa). Femi Benussi e Nino Castelnuovo spiccano sul cartellone; fra gli altri interpreti c'è qualche caratterista degno di nota e un nugolo di nomi sconosciuti: Franco Diogene, Sofia (sorella minore di Silvia) Dionisio e Martha Katherin, qui alla sua prima e unica prova nel regno della celluloide: manco a dirlo, è più spesso spogliata che vestita. Nemmeno la colonna sonora di Berto Pisano ed Elsio Mancuso regala soddisfazioni. Trash sì, ma fin troppo ordinario. 1,5/10.

Sulla trama

Daniela, ormai grandicella, esce dal collegio delle suore in cui è stata educata e torna a casa. Peccato che in famiglia siano ormai tutti pervertiti, cornificatori/cornificatrici e che persino il giardiniere non disdegnerà di far fare esperienza alla ragazza...

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