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Perversion

Regia di Alain Payet vedi scheda film

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La recensione su Perversion

di undying
5 stelle

Il migliore dei pochi nazi francesi diretti da Alain Payet sul finire degli anni Settanta. Meno esplicito per contenuti sex & violence e con una strepitosa (bellissima e brava) Patrizia Gori a dominare la scena.

 

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Polonia. La dottoressa russa Nathalie Baskova (Patrizia Gori) viene catturata a Lubin dai nazisti e condotta a Fort Stilberg, un bordello riservato esclusivamente ai vertici in comando e gestito con pugno di ferro dall'ufficiale Helga Hortz (Jacqueline Laurent). La professionalità di Nathalie non passa inosservata al tenente Erich Muller (Jack Taylor), che riesce così ad evitargli di finire come le altre ospiti, assegnandola invece alla cura di militari invalidi e ammalati. Nathalie, segretamente, persegue un piano sovversivo cercando di localizzare Ingrid (Claudine Beccarie), agente britannico sotto copertura infiltratasi tra i nazisti.

 

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Perversion: Patrizia Gori

 

Produzione francese Eurocinè (con cast usualmente impiegato dalla casa) all'origine di uno dei vari nazi diretti da Alain Payet (1947 - 2007), in maggior parte (tre su quattro) interpretati da Patrizia Gori, tra le poche pellicole destinate ad ampio pubblico a differenza della restante filmografia del regista (oltre 190 titoli), totalmente hard. Del lotto fanno parte anche: Fraulein Kitty (Elsa fraulin SS aka Captive women 4, Patrice Rhomm, 1977), SS - Il treno del piacere (Captive women 5, 1977) e il gemello, girato presumibilmente nello stesso arco temporale e sullo stesso set, La calda bestia di Spilberg (1978). Questo di tutti i restanti presenta un contenuto meno estremo (nudi castigati e violenza mai esplicitata), con un paio di personaggi dai risvolti psicologici lievemente più realistici (discretamente interpretati dalla splendida protagonista Patrizia Gori e da Jack Taylor, tenente delle SS con cuore umano) ma, allo stesso tempo, con contorno di altre secondarie macchiette (Helga spesso in tenuta s/m con corsetto in pelle, guantoni e stivali al ginocchio o il colonnello Gunther, un Jacques Marbeuf fancazzista che perennemente maneggia bicchieri di alcolici e poco onorevolmente esce di scena - spinto a morte dalle scale, fuori schermo - in stile comica d'altri tempi). Perversion inizia in maniera seria, proponendo immagini di guerriglia e successivo rastrellamento operato dai nazisti su tutti i residenti polacchi di Lubin. Il primo nudo integrale appare solo dopo mezz'ora, con due prigioniere del bordello in intime effusioni. Nel frattempo la Gori, in una delle rare occasioni da interprete principale, se la cava egregiamente recitando con trasporto e apparendo piuttosto realistica come infermiera prigioniera dei nazisti.

 

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Perversion: (da sinistra) Patrizia Gori e Claudine Beccarie 

 

Per tornare ad assistere a una scena di nudo occorre attendere quindi il minuto 55, nel quale per una manciata di secondi si intravedono quattro detenute incatenate: tra loro anche Elizabeth (punita per aver tentato di fuggire dal castello) e Ingrid (rispettivamente Brigitte Lahaie - ahinoi, comparsa quasi subliminale - e Claudine Beccarie). Il punto di massimo splendore, da un'angolazione prettamente erotica, arriva solo a 76', quando finalmente Patrizia Gori rimuove del tutto la divisa da dottoressa per giacere nel letto con il tenente Erich. Sul versante sleazy restano giusto cinque o sei minuti, nel finale, con la bella Nathalie prigioniera e torturata dalla sadica Helga, mentre della Beccarie (attrice hard del gruppo) non si vede mai l'epidermide. È probabile che il film sia stato girato contemporaneamente a La calda bestia di Spilberg data la similitudine di trama, la presenza della stessa location (in realtà un castello), analoghi personaggi (Helga là con fattezze di Malisa Longo, qui di Jacqueline Laurent) e volti d'attori che appaiono in entrambi i film, a cominciare dalla stessa Gori sino a Marbeauf.

 

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Perversion: (da sinistra) Claudine Beccarie, Patrizia Gori e Jacqueline Laurent

 

Payet si trascina da set porno alcuni fedeli, ai quali riserva velocissimi ruoli di contorno (oltre alla Lahaie, Beccarie e Marbeauf, sul finale s'intravede Alban Ceray tra i partigiani all'assalto delle fortezza). A rendere più interessante il film è anche la scelta di limitare il ricorso a immagini di repertorio, tanto che nonostante il citato gemello - La bestia di Spilberg - sia quasi certamente stato realizzato back to back, i due film presentano sequenze inedite. Solo la breve orgia (poco esplicita fortunatamente) tra gli ufficiali e alcune detenute, è stata riciclata dal precedente SS - Il treno del piacere. Dopo anni di assenza, essendo sparito dalla circolazione avvenuta unicamente con la distribuzione in sala (attorno agli anni Ottanta), Perversion è ricomparso in dvd per conto della "Mosaico Media", in tiratura limitata (999 copie) e parzialmente cut.

 

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Perversion: Jack Taylor e Patrizia Gori 

 

Curiosità 

 

Jesús Franco recupera materiale di Perversion, che inserisce in Convoi de filles (1978) e, più tardivamente, ne La chute des aigles (1989).

 

Jacqueline Laurent

Perversion (1978): Jacqueline Laurent

 

"Il nazismo in Germania è stata una metastasi di un tumore che era in Italia."

(Primo Levi)

 

Trailer 

 

N.B.: il seguente video è riservato solo ed esclusivamente a un pubblico adulto  

Nathalie: escape from hell (Alain Payet, 1978) - Clip

 

F.P. 18/10/2021 - Versione visionata in lingua inglese come "Nathalie: escape from hell" (durata: 102'53")

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