Regia di Andrzej Bartkowiak vedi scheda film
Bastano due famiglie in guerra e una certa complicità dei rispettivi rampolli per far pensare a “Romeo e Giulietta” di Shakespeare? Evidentemente sì, anche se in questo caso il bardo inglese è poco “in love” e molto “in war”. Capita infatti che il Romeo della situazione sia un cinesino alto un metro e poco più che però ha la forza distruttrice di un tornado. Prodotto da Joel Silver (“Matrix”), diretto da un altro polacco, Andrzej Bartkowiak, già direttore della fotografia dei fratelli Wachowski, “Romeo deve morire” va preso per quello che è: un divertimento balnear-estivo. Se si dimenticano certe agghiaccianti scene (le radiografie delle ossa che si rompono: roba da matti!) e ci si lascia trasportare dal fenomeno Jet Li, i 115 minuti dello show passano in un baleno. Certo, un impiego più accorto del divo cinese non guasterebbe al cinema d’azione Usa, così a corto di protagonisti, ma come dice il detto, «chi si accontenta gode». E poi il match contro la donna killer combattuto utilizzando i pugni di “Giulietta” vale il prezzo del biglietto. Colonna sonora hip-hop e qualche bella faccia afroamericana da B-movie. La blaxploitation comunque non c’entra.
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