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2001. Odissea nello spazio

Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film

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omarito99

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La recensione su 2001. Odissea nello spazio

di omarito99
10 stelle

Il miglior film che abbia mai visto,una vera e propria esperienza se visto al cinema. Non lo consiglio a tutti,per l eccessiva lentezza,che potrebbe essere considerata noiosa da molti.

Meraviglia.

Un film inesauribile,che non invecchierà mai,fatto da un vero maestro del cinema nel '68,ma che sembra veramente degli anni 90/2000,per la qualità delle immagini,i colori,le luci,le ambientazioni futuristiche ma anche per la vera e propria elaborazione del film,l'infinito significato che c è dietro,impensabile ai giorni nostri,figuriamoci all'epoca,quando il cinema aveva da poco passato il bianco e nero.

Parte dall'Africa 4 milioni di anni fà,con lunghi piani sequenza e immagini silenziose che celano però,un gran significato dietro.

Dalle scimmie che mangiano tranquillamente,all'episodio del primate massacrato dal branco,dai suoi simili, senza una vera motivazione,che fa vedere l'istinto di violenza che si nasconde dietro ad ogni essere umano quando si crea l'occasione per poterlo sfoggiare.

Un giorno davanti la grotta degli ominidi compare un MONOLITE,quel rettagnolo nero che rappresenta la vita;lo vediamo per la prima volta idolatrato dalle scimmie che quasi lo pregano e si acquietiscono diventando mansuete,affascinate dall'importanza di quella cosa indescrivibile che nessuno di noi potrà mai dire con certezza cosa vuole rappresentare e che riapparirà più volte nel film in differenti fasi dell evoluzione.

Dopo che scompare misteriosamente, gli ominidi che ci sono venuti a contatto, imparano a maneggiare oggetti e utensili prima a loro sconosciuti,sviluppando un istinto nuovo ed evoluto nella caccia e nella difesa del proprio territorio.

Il monolite è stato etichettato come simbolo della vita, come Dio ed è eccezionale come ci viene riproposto da Kubrick che avrà passato ore,giorni,notti a pensare come rappresentare una cosa così difficile da definire,fino ad avere questa splendida idea di mettere una semplice e banale figura geometrica scura, per effigiare il tutto e il niente.

Prosegue poi,con uno stile inaudito,con musica classica in sottofondo,che calza a pennello a scene impeccabili,è un film lento in maniera volutamente eccessiva, curato nei dettagli,passando da un epoca in cui ancora l' uomo non esisteva,fino a un'epoca futura rispetto all'uscita del film, ovvero al 1999,impressionante quante cose siano simili alla realtà che si era immaginata quest'uomo 50 anni prima,che visione geniale può avere un semplice e comune essere umano.

Predice un futuro da protagonista per lo spazio,per i pianeti e per i satelliti soffermandosi a raccontare la missione TMA-1,dove il dottor Heywood Floyd viene inviato in missione su una base lunare e dopo aver avuto un colloquio con altri scienziati,viene condotto su un cratere dove è stato ritrovato il monolite sepolto;gli astronauti dopo un attimo di stupimento si accingono a fare delle foto, ma in quel momento il monolite emette un potentissimo segnale radio,che costringe gli astronauti a ripararsi;e in quel momento il monolite scompare.

In seguito il film,narra la missione Jupiter, dove 5 astronauti(3 dei quali ibernati) hanno il compito di dirigersi verso Giove con l'assistenza di HAL 9000,un computer con un'intelligenza formidabile,capace di interloquire con gli essere umani e di riprodurre tutte le attività cognitive con velocità nettamente maggiori,ma durante il viaggio ci saranno problemi non indifferenti tra HAL e gli astronauti Frank e Bowman che dopo essere stati allarmati dal computer per un'avaria inesistente,prendono in considerazione l'idea di disattivare HAL 9000,che ha potere su tutte le funzioni della navicella e avendo commesso un'errore,potrebbe essere difettoso....

Nella parte finale Bowman raggiunge l'orbita del pianeta Giove e avvista il monolite nero,prova ad avvicinarsi con una capsula,ma viene inghiottito dal monolite, in un lungo viaggio che Kubrick interpreta,proiettando una lunga scia luminosa multicolore,accompagnata da un forte audio,che termina con Bowman che si ritrova bruscamente in una stanza illuminata,arredata in stile Impero,dove si vede lui,improvvisamente invecchiato di 40 anni intento a consumare un pasto a tavola;in seguito lui,solo,coricato nel letto, al termine della vita a fissare il monolite commosso.

Kubrick zooma sul monolite,passando alla scena finale,dove fa vedere la terra trasformarsi nella sacca amniotica che contiene il feto,facendo così ricominciare il ciclo della vita,con l'audio della scena iniziale in sottofondo.

È un film talmente immenso che non può essere compreso,a cui nessuno riuscirà mai a dare una vera spiegazione,ma così grande,suggestivo e curato nei minimi dettagli,che entra di diritto,come importanza nella cerchia dei migliori film della storia del cinema.

Complimenti Stanley,sei andato oltre ogni possibile concezione d'immagine, superandoti con un'opera di valore inestimabile.

 

 

 

 

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