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Il buco nella parete

Regia di Pim de la Parra vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il buco nella parete

di undying
4 stelle

Produzione tra Olanda e Germania diretta da un regista ispirato da Hitchcock ma costretto a girare in un contesto di stringente disponibilità economica. Sceneggiatura scritta a più mani, alla quale ha contribuito anche Martin Scorsese.

 

locandina

Il buco nella parete (1969): locandina

 

Amsterdam. Lo studente di medicina Nils (Dieter Geissler), tramite un foro nella parete scoperto dopo la caduta di un quadro di van Gogh, osserva segretamente i movimenti del suo vicino. Inizialmente incuriosito dalle attività sessuali del confinante, Nils inizia a sospettare che la persona che sta spiando sia coinvolta in attività criminali, mentre la sua fidanzata Marina (Alexandra Stewart) sta indagando, per il giornale presso il quale lavora, sull'omicidio di un militare americano di nome Petrucci e sulla misteriosa scomparsa della sua ex, Stella, uscita dal carcere il giorno prima del delitto.

 

scena

Il buco nella parete (1969): scena

 

Ci si sono messi in tre (Pim de la Parra, Martin Scorsese e Wim Verstappen) a sceneggiare questa modesta produzione tra Olanda e Germania Ovest, che mai è orientata verso un genere (thriller) o l'altro (erotico). È comunque la prima co-produzione tra le due nazioni dai tempi della Seconda guerra mondiale, diretta da un regista tutto sommato interessante che tornerà al giallo con Tre adorabili viziose (1975). Purtroppo Il buco nella parete (en passant: la dimensione dello stesso è più simile ad una voragine) soffre di uno sviluppo lento e poco credibile per l'insolito comportamento del protagonista come dimostra la scena in cui, senza proferire parola, si accoppia con un'amante del vicino, dopo averla tratta in salvo, sempre senza che mai tra i due prenda avvio un minimo dialogo.

 

scena

Il buco nella parete (1969): scena

 

Per la maggior parte prevedibile, Il buco nella parete presenta un paio di colpi di scena ben assestati (lo scambio di identità del Petrucci e il finale con sequenza shock di eye violence). Le location di poco spessore (i modesti interni e le brevi sequenze girate nella periferia di Amsterdam) contribuiscono a rendere piuttosto monotona la visione, nonostante l'impegno profuso dagli interpreti e qualche modesta scena di nudo. È da apprezzare, invece, l'ottima partitura musicale di Bernard Hermann, compositore probabilmente ingaggiato da la Parra nell'evidente tentativo (non riuscito) di realizzare un giallo alla Hitchcock. 

 

scena

Il buco nella parete (1969): scena

 

"Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano." (Paulo Coelho)

 

F.P. 24/11/2019 - Versione visionata in lingua olandese (durata: 87'13")

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