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Panni sporchi

Regia di Mario Monicelli vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Panni sporchi

di axe
7 stelle

La famiglia marchigiana dei Razzi ha fatto fortuna producendo e vendendo una caramella a base di cicoria. Cresciuti nel benessere, i molti parenti del fondatore dell'azienda, Amedeo, vivono "all'ombra" del patriarca. L'unico che ha una certa capacità imprenditoriale è il genero Furio, ma il cognato Camillo, vagheggiando un rilancio dell'azienda, ma, in realtà, dalla mente ottenebrata dalla cocaina e succube della bella fidanzata Tiziana, fa in modo di esautorarlo. Pertanto, la sorte della ditta di famiglia, sempre più oppressa dai debiti della proprietà, è segnata. Rischia di finire in mano ad un clan di albanesi trafficanti di droga ed esseri umani, intenzionati ad utilizzarla come copertura per le loro attività illecite. Il regista Mario Monicelli è spietato con i suoi personaggi, protagonisti e comprimari. L'unico che si salva da una connotazione negativa è il professor Melchiorri, un figlio illegittimo di Amedeo ingiustamente sospettato di essersi palesato allo scopo di partecipare ad una divisione ereditaria. Gli altri sono, in varia misura, frivoli, egoisti, privi di moralità, inetti, schiavi dei vizi e delle apparenze. Sono attorniati da una cerchia di personaggi ipocriti e falsi, che agiscono in modo da sfruttarne le ricchezze. I disastri che combinano portano alla loro rovina economica e sociale. Il regista racconta la fine di un'imprenditoria di provincia nata grazie alla buona volontà dei singoli, in un'epoca ancora pionieristica, e poi, adagiatasi sul benessere conseguito, incapace di rimanere al passo con i tempi. La messa in scena è grottesca; alcuni eventi sono inverosimili. Il cast comprende molti nomi di rilievo; ho molto apprezzato Michele Placido, nelle vesti dell'iracondo Furio, forse un dei personaggi meno sgradevoli, benchè anche lui abbia i suoi "panni sporchi". Una remissiva Mariangela Melato è Cinzia, moglie di Furio. Paolo Bonacelli interpreta l'anziano, malato e non più molto presenta sè stesso, Amedeo. Gigi Proietti interpreta con eleganza e discrezione il professor Melchiorri. Tra i personaggi "peggiori", spiccano i più giovani, l'infida e ribelle adolescente Giada, il superficiale, volubile e non molto intelligente Carlino. Il film è ambientato in una cittadina delle Marche - presumo, Macerata - ove tutti i cittadini conoscono la famiglia di imprenditori, la quale fornisce argomenti di conversazione e pettegolezzo ad una borghesia locale sonnolenta ed annoiata. Ho letto giudizi discordanti circa quest'opera di Mario Monicelli. A me è piaciuta; benchè gli argomenti trattati siano triti e ritriti, la causticità ed il gusto con i quali il regista "tormenta" i suoi personaggi rendono interessante il film. Ciò, insieme ad un buon livello di recitazione, rende piacevole la visione.

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