Regia di Martin Campbell vedi scheda film
Onore alla categoria degli eroi fantastici!
Sono d’accordo, ogni tanto è salutare, e non solo dal punto di vista commerciale, riproporre sul grande schermo alcuni mitici protagonisti dei fumetti o della fantasia più in generale, irresistibile passione per tutte le generazioni.
Mettiamola così, nel rispetto equanime di una ipotetica rotazione dei fantastici paladini, questa volta è toccato a Zorro, il più audace dei combattenti, il più romantico dei temerari, il più affascinante dei gentil uomini.
Con quale stile indossa il celebre abito, inconfondibile in quel colore nero, simbolo delle tenebre e della paura. Con quale abilità impugna quella spada, veloce e velenosa, cavalcando il destriero, virtuoso e raro come solo nelle storie leggendarie.
Gli ingredienti ci sono proprio tutti e allora non resta altro che attendere con trepidazione che l’avventura inizi.
Quando lo spettatore sceglie, inconsciamente, di accantonare qualsiasi impulso critico, abbandonandosi come un fanciullo, per seguire la storia avvincente, qualcosa inizia a scricchiolare.
Qual’è la vera identità di Zorro?
E’ forse egli Don Diego (Hopkins)? Nobile ed illuminata figura, simbolo del Messico rivoluzionario, da sempre al servizio del pueblo? Oppure, come un disegno del destino, si cela più autentica e vigorosa nei panni del giovane Aleandro Murrietas (Banderas)? Ladruncolo sudicio ed ignorante ma capace di redimere la propria anima volgare e risvegliare, un cuore, una forza ed un fascino rari.
Per dirla in parole povere, se fossi un bimbo venuto al cinema per godermi “la maschera di Zorro”, probabilmente me ne tornerei a casa con un pizzico di insoddisfazione, e, magari, andrei immediatamente alla ricerca dei consumati fumetti messi da parte, oppure attenderei impazientemente qualche vecchio film o telefilm dimenticato.
In ogni caso non occorre essere attenti e spietati critici ma semplici spettatori per essere in grado di cogliere le molteplici sfumature e gli spunti che il film offre, ed infine gradire una storia piacevole.
A proposito, una dedica particolare spetta alle innumerevoli e calorose fans di Banderas.
Ebbene, non vi preoccupate, il bellissimo Antonio è più in forma che mai e nel corso del film potrete gustarlo in diversi modi, sotto le elettrizzanti forme del gagliardo barbaro, oppure sotto quelle seducenti ed eleganti del cavalleresco gentil uomo ma, aimè, se sognate anche di ammirarlo senza troppi vestiti addosso, allora resterete un poco deluse.
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