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La notte dei morti viventi

Regia di George A. Romero vedi scheda film

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Utente rimosso (signor joshua)

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La recensione su La notte dei morti viventi

di Utente rimosso (signor joshua)
8 stelle

Partendo da un tema classico, che ha sempre inquietato e scoraggiato i registi degli anni precedenti, Romero crea il suo d'esordio, ed ancora oggi il più famoso (anche se non è il migliore) della sua carriera. Si comincia con una macchina che arriva ad un cimitero, due ragazzi scendono, si capisce da come si parlano che sono fratello e sorella, camminano verso una tomba e vi si fermano davanti, discutono del fatto che si dovrebbero rimettere in viaggio al più presto, e poi, vedono un uomo, un uomo elegante che sembra non averli notati, che cammina lentamente, quasi trascinando le gambe, è pallido ed ha un volto stanco e strano, quasi catatonico, ed il ragazzo, per far paura alla sorella, le dice che quello è un morto cammina, lei si spaventa e lui, per scherzare, fa finta di scappare; solo che appena l'uomo si avvicina alla ragazza, la afferra e tenta di farle del male. Inizia così una terrificante nottata di paura profonda e di orrore malefico e sarcastico, gli uomini della casa devono sopravvivere una nottata intera senza impazzire, sbarrando le finestre e le porte, e cercando di capire cosa significhi tutto questo. Ascoltano la televisione e si rendono conto che molti altri gruppi di quelli che sembrano essere zombi hanno attaccato ed ucciso altre persone, capiscono che anche le autorità si trovano spiazzate ed in difficoltà di fronte ad una simile situazione, e che gli scienziati stanno cominciando a fare ipotesi sul perché questo accade (si arriva a pensare che la colpa sia di radiazioni portate sulla Terra da una sonda che era stata inviata su Venere). I sopravvissuti si trovano in uno stato di confusione e di terrore: una giornata che era cominciata come le altre si interrompe bruscamente a causa di qualcosa contrario al senso comune, si sono ritrovati a dover combattere una forza insormontabile da soli, perché contro simili creature non nemmeno le più potenti autorità sanno come comportarsi, uccidono e basta, non ragionano, non hanno un comportamento umano e nemmeno animale, non pensano e non hanno emozioni, sono pure e semplici macchine di morte. E poi, dopo una notte passata a riflettere sul come scappare e sul ove andare, Romero conclude la sua prima opera con delle scene raccapriccianti ed ancora oggi terribili: la bambina zombi che strappa via il cuore a sua padre e che viene uccisa con un colpo di fucile alla testa, le decine di zombi che entrano in casa sfondando le porte e le finestre e che si accalcano sulla ragazza bionda dell'inizio che, nell'ammasso di morte, riconosce suo fratello trasformato che si accinge ad unirsi al banchetto, ed il finale ironico e terribile. Questo film rappresenta un traguardo fondamentale per il genere horror, nonché uno dei film più crudeli e terrificanti di quegli anni scarni (per quello che riguarda il genere). Un classico ancora oggi d'effetto.

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