Regia di Alejandro Amenábar vedi scheda film
Piccolo capolavoro demolitorio della cultura del benessere. Gli autori riflettono per metafora su come l'egoismo borghese possa degenerare addirittura in solipsismo, nonché sui sentimenti fasulli di cui è capace l'uomo, specie nella società dell'immagine. "Apri gli occhi" è un incubo materialista sul materialismo, i cui personaggi sono estranei anche solo all'idea di fuga spirituale dal dramma. Si tratta forse della 'decapitazione di Dio' di cui parlava Eric Voegelin, quella solitudine dell'uomo, soprattutto nei confronti del dolore, che produce incubi malati. (Leggenda vuole, peraltro, che Amenábar abbia concepito la sceneggiatura durante un vero delirio da influenza.) Lo stile di Amenábar è intenso, virtuoso, sottilmente citazionista ma non ridondante; in una parola sola, magistrale. Per quanto riguarda "Vanilla Sky", il remake americano del 2001 con Tom Cruise, "Apri gli occhi" sta a quest'ultimo come "Il medico della mutua" sta a "Pierino medico della Saub".
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