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Martin Eden

Regia di Pietro Marcello vedi scheda film

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La recensione su Martin Eden

di alan smithee
7 stelle

locandina

Martin Eden (2019): locandina

VENEZIA 76 - CONCORSO Dagli Usa al porto di Napoli, passando per quello di Genova, che del resto Marcello conosce cosi bene da renderlo qualcosa di più che un semplice sfondo scenografico eccezionale nel suo premiato La bocca del lupo. Martin Eden è cittadino del mondo, popolano ignorante che il caso vuole avvicinare ad una bella ragazza borghese di origini francesi, dopo averne salvato il fratello ubriaco da un pestaggio.

Luca Marinelli

Martin Eden (2019): Luca Marinelli

Jessica Cressy, Luca Marinelli

Martin Eden (2019): Jessica Cressy, Luca Marinelli

Da quel momento, oltre che l'amore, Martin matura un desiderio impellente ed irrinunciabile di formarsi a livello culturale, fino a scoprire, dopo immani sacrifici e qualche dolorosa mortificazione, di essere così portato per gli studi e la scrittura, da poter ambire a diventare uno scrittore famoso, lodato dalla critica ed apprezzato da stuoli di lettori. Il Martin Eden di Pietro Marcello è dunque solo una variante italiana di un personaggio emblema di quell'orgoglioso e quel premiante riscatto sociale che sta alla base dei principi del concetto universale di socialismo, ove la pari opportunità e la meritocrazia, si fondono col concetto di una cultura e conoscenza che possano essere appannaggio di tutti coloro che se la meritano.

Luca Marinelli

Martin Eden (2019): Luca Marinelli

Luca Marinelli, Denise Sardisco

Martin Eden (2019): Luca Marinelli, Denise Sardisco

Luca Marinelli, Jessica Cressy

Martin Eden (2019): Luca Marinelli, Jessica Cressy

Se il film trova in Luca Marinelli il suo volto più convincente a cui si possa immaginare, almeno sul panorama nazionale, il susseguirsi della vicenda appare a volte un po' bloccarsi e far fatica a scorrere. Per fortuna Marcello non rinuncia alla sua abilità nel reperire ed inserire con criterio geniale molti materiali di repertorio spesso sensazionali, che contribuiscono ad attenuare questa rigidità ed impasse che la parte narrativa qua e là denuncia. Se quindi questa sua terza opera narrativa risulta la meno pura e la più meccanica, è pur vero che si tratta di una nuova, originale e coraggiosa, sin audace trasposizione del noto romanzo di Jack London, che conferma Pietro Marcello come uno dei giovani talenti più preparati e prometenti della nostrana scena cinematografica.

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