Regia di Giorgio Simonelli vedi scheda film
Commediola alquanto innocua con protagonista l'anziana Tina Pica. Passabile comunque tutta la parte centrale del film, quella ambientata nella villa, ma con un cast del genere si sarebbe potuto aspirare a ben altri risultati.
Farsetta piuttosto innocua con protagonista l'anziana Tina Pica che in quel periodo (siamo nel 1958 e la nostra aveva 74 anni suonati) vendemmiava quanto seminato pochi anni prima in “Pane, amore e fantasia” di Comencini. Il film parte piuttosto male, con un incipit decisamente sciocchino che non lascerebbe presagire niente di buono. E si chiude sfortunatamente allo stesso modo, con un epilogo scontato e non meno ingenuo del già citato inizio. Nel mezzo v'è della sostanza, e l'intera parte in villa risulta essere un giochino ben orchestrato che presenta qualche buona gag e diversi colpi di scena. Dirige i lavori Giorgio Simonelli, prolifico regista capace di portare sul grance schermo oltre sessanta lungometraggi in trent'anni di carriera, sebbene la qualità media di tali opere non rappresenti certo la crema del glorioso cinema nostrano dell'epoca. Davanti alla telecamera sfilano invece, oltre alla sopracitata Tina Pica, Raffaele Pisu, Mario Riva, Pietro De Vico e soprattutto un giovane dal grande avvenire di nome Ugo Tognazzi. Nel complesso, una commedia piuttosto dozzinale che lascia un po' di amaro in bocca per l'occasione sprecata avendo a disposizione un cast del genere.
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