Regia di Charles Martin Smith vedi scheda film
La prima regia di Smith ripercorre fedelmente quella che all’epoca era la moda nel circuito horror giovanilistico; un protagonista posseduto dall’inconfondibile stilema dello sfortunato innocente in fase di riscatto e l’antinomia narrativa tra terrore e commedia. Gestito con sprazzi visionari e un tocco di fantasia macabra, il film si è guadagnato la nomea di “cult” non tanto per la sua storia quanto per il divertente e inedito cameo di Ozzy Osbourne. Nostalgico.
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