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The Wind

Regia di Emma Tammi vedi scheda film

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La recensione su The Wind

di maghella
8 stelle

Se vedi un demone...sparagli”.

Fine ottocento, ai confini con un qualsiasi stato americano e il New Mexico, Lizzie e Isaac sono una giovane coppia di coloni che da 8 anni vive isolata nel mezzo del nulla nella loro piccola fattoria. I 2 sposi hanno trovato il loro equilibrio fatto di duro lavoro e sincero affetto, abituati alla solitudine accettano con gioia ma anche con preoccupazione l'arrivo di una coppia di vicini, venuti a stare nel capanno abbandonato a poco più di un km dalla loro abitazione. Emma e Gideon, i nomi dei vicini, sono sposati da poco e cercano anche loro di ritagliarsi in mezzo al nulla un fazzoletto di felicità. Tutto questo lo spettatore lo intuisce ma sa che la vita della povera Emma sarà molto infelice e breve, dato che l'incipit del film la vede morta su un tavolo di cucina mentre Lizzie (tutta insanguinata) tiene in braccio il corpicino inerme del bambino della sua vicina di casa. Il film “The wind” si snoda in una narrazione frammentata che ha come guida i ricordi di Lizzie di un prima e di un dopo l'arrivo della coppia di vicini. Il prima di Isaac e Lizzie è fatto di duro lavoro, di amore e rispetto, tutto tenuto insieme dal dolore condiviso per la perdita del loro primo figlio. Lizzie da allora è rimasta impaurita per la presenza di un demone non ben precisato che si manifesta soprattutto durante la notte e che ha come voce il rumore del vento e come corpo le ombre degli alberi. Isaac di contro più pragmatico relega come superstizioni le paure della moglie, attribuite alle letture di un piccolo opuscolo regalatogli da un sacerdote, in cui vi sono elencati tutti i nomi dei demoni delle praterie. Il dopo di Isaac e Lizzie è influenzato dalla presenza dei 2 vicini di casa, una giovane coppia come loro ma molto meno affiatata. Emma è da subito evidentemente attratta da Isaac e non cerca di nasconderlo nemmeno troppo a Lizzie che comunque cerca di rimanerle vicina anche quando scopre che l'amica è rimasta incinta. Il prima e il dopo a questo punto cominciano a fondersi nella mente di Lizzie e quindi anche nella narrazione del film. Sappiamo che Emma è morta insieme al bambino, ma non sappiamo come e quando è successo il drammatico fatto. Sappiamo che Lizzie è rimasta sola una volta seppellita l'amica, perché i 2 uomini devono raggiungere il “vicino” villaggio per le scorte invernali. Sappiamo che Lizzie combatte con il demone che abita fuori dalla sua casa e che si manifesta sotto le spoglie di lupi affamati, la donna cerca in tutti i modi di mantenere i nervi saldi ma i ricordi e la paura hanno la meglio, il demone che Lizzie cerca in tutti i modi di tenere fuori dalle mura è ormai dentro di sé: è la gelosia per la sua giovane vicina, l'invidia per la sua gravidanza, la pazzia dovuta ad una vita solitaria e ad un aborto che non le ha permesso di tenere abbracciato a sé la sua piccola creatura. Quando Isaac tornerà non troverà più ciò che aveva lasciato, il demone della prateria potrà così tornare a parlare tramite il vento e a muoversi con le ombre.

Un bel film horror tutto al femminile, non solo per le protagoniste della storia, ma per chi questa storia l'ha scritta (Teresa Sutherland) e diretta (Emma Tammi). Quest'ultima è al suo primo film come regista dopo essere stata aiuto regista per un piccolo documentario nel 2014 e aver partecipato come attrice in produzioni televisive con piccoli ruoli, agli inizi degli anni '90. Molta gavetta dunque, per giungere ben preparata al suo primo lungometraggio, con un horror psicologico e dalle forti suggestioni. La solitudine della condizione femminile in certe situazioni legate alla mancata maternità sono universali in ogni epoca storica. I dolori terribili di un parto sterile, che dà alla luce un bimbo senza pianto, rendono la mente della povera Lizzie sempre più fragile e quindi soggetta alla visioni di creature terribili e che a cose normali rimarrebbero confinate nelle tenebre dell'irrazionalità. Lizzie riesce a mantenere il suo equilibrio finché il ménage familiare non subisce ulteriori cambiamenti, nel momento stesso in cui avverte la minaccia di un turbamento dovuto alla presenza e alla gravidanza di Emma, Lizzie lascia liberi tutti i demoni che era riuscita a mantenere dentro di sé. La prateria di cui la donna aveva tanta paura, altro non era che la sua anima solitaria in cui aveva seppellito il suo unico figlio morto. “Se vedi un demone...sparagli”, dirà ad un certo punto Isaac alla moglie porgendogli un fucile. Lizzie, da brava moglie, ubbidirà e cercherà di proteggere quello che resta della sua famiglia.

A reggere sulle proprie spalle il film è la bravissima Caitlin Gerard nella parte di Lizzie, che dà prova di aver compreso fino in fondo il proprio ruolo con tutte le caratteristiche psicologiche del suo personaggio.

 

 

 

 

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