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Ma tu mi vuoi bene?

Regia di Marcello Fondato vedi scheda film

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La recensione su Ma tu mi vuoi bene?

di mm40
3 stelle

Una bambina cambogiana viene affidata a una famiglia italiana. Eccessivamente scalmanata al limite del pericoloso, la piccola viene abbandonata davanti a casa del giudice minorile che le aveva assegnato la famiglia. L'uomo prova ad affidarla alle suore, salvo poi ripensarci anche grazie all'intervento di un'intraprendente assistente sociale.

Marcello Fondato ha lavorato principalmente come sceneggiatore, non disdegnando la regia per una manciata di commedie fra le quali le più memorabili sono certamente …altrimenti ci arrabbiamo (1974) e A mezzanotte va la ronda del piacere (1975); nel periodo finale della sua carriera quindi, a cavallo fra la metà degli anni Ottanta e la metà dei Novanta, si è dedicato a fiction televisive di modesto impatto come questa Ma tu mi vuoi bene?, a cui farà seguito l’ultima sua pellicola, due anni più tardi, ovverosia Sì, ti voglio bene (1994). Si tratta di una produzione Rai e i mezzi sono appena sufficienti per confezionare un lavoretto lineare nella trama e decente nella forma, destinato alle famiglie e di nessun particolare risvolto psicologico o sociologico, nonostante il tema spinoso trattato e cioè quello dei bambini adottati. Pur non essendo citato nei titoli del lavoro, pare (secondo Wikipedia, per quanto possa significare) che il film si sia ispirato al caso di cronaca contemporaneo della piccola filippina Serena Cruz; a ogni modo i toni del film sono piuttosto blandi e l’approfondimento psicologico rimane perennemente in secondo piano, tanto che Ma tu mi vuoi bene? finisce per essere essenzialmente una commediola scanzonata puntellata da momenti ironici o addirittura comici. Senza dubbio azzeccata la scelta della coppia di protagonisti, gli ineccepibili Johnny Dorelli e Monica Vitti; la sceneggiatura è firmata dal regista e da Nancy Fondato. Due puntate da un’ora e mezza ciascuna. 3,5/10.

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