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Speed Kills

Regia di John Luessenhop, Jodi Scurfield vedi scheda film

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La recensione su Speed Kills

di Furetto60
6 stelle

Biopic sulla vita di Don Aronow, ispirato liberamente al libro di Arthur Jay Harris

Don Aronow, è un nome poco conosciuto in Italia, probabilmente solo esperti del settore nautico sanno chi è. Negli Stati Uniti è invece molto famoso. Donald Aronow, nel film Ben, figlio di immigrati russi era un atletico e prestante giovanotto, da ragazzo aveva fatto i più svariati lavori, poi aveva sposato Shirley Goldin, che oltre ad essere un’affascinante Miss spiaggia, era figlia di un’importante famiglia del New Jersey che, nell’immediato dopoguerra, aveva acquisito parecchi immobili. Lui, detto “Don”, aveva un carattere espansivo e brillante, appena coniugato, aprì una agenzia immobiliare, per vendere le case di “famiglia”, fu talmente abile, da riuscire a “piazzare”, in sette anni, più di mille appartamenti e guadagnò abbastanza soldi da potersi acquistare una barca, e andarsene a vivere in Florida. Qui in breve diventò uno spericolato e abilissimo pilota di offshore, nonché imprenditore di successo, nella costruzione di grossi marchi navali. Aronow aveva allestito un piccolo, ma efficientissimo team di esperti: Jim Wynne, il suo socio Waltman,Walters, progettista nautico oltre che pilota offshore, il meccanico Dave Stirrat e infine due esperti delle costruzioni in vetroresina: Buddy Smith e Jake Trotter. La sua più riuscita creazione fu lo scafo da corsa Cigarette. I suoi motoscafi divennero in breve molto popolari e sinonimo di “qualità” Concluse importanti affari con il governo Americano e con grandi personalità, dell’economia e della società nazionale e internazionale, come lo Shad dell’Iran Mohammad Reza Pahlavi, e il presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush, perfino popolari rock- star, acquistavano le sue perle nautiche. I business legali però, si sovrapponevano, a quelli sommersi e oscuri, difatti strinse anche pericolosi accordi con uomini legati ai cartelli della droga, cui pare fornisse imbarcazioni per il traffico degli stupefacenti. Nel 1984 Don, era stato contattato,tra l'altro anche da Ben Kramer, intenzionato a vincere il campionato nazionale e magari anche quello mondiale offshore. Nel frattempo la sua vita privata subì una svolta, il figlio più grande nel corso di un incidente restò paralizzato e costretto su una sedia a rotelle e il suo primo matrimonio naufragò sotto il peso delle sue tante infedeltà. Ben, che era un impenitente donnaiolo, conobbe una giovanissima e bella accompagnatrice del re di Giordania Hussein, se ne innamorò e la sposò, facendo un altro figlio con lei. Don, impersonato egregiamente da John Travolta, dopo una vita avventurosa, ricca di successi e di vittorie, si ritroverà però a dover fare i conti sia con la giustizia, sia con i signori della droga.Nel pomeriggio del 3 febbraio 1987 ad appena sessant’anni, fu assassinato a Miami con sei colpi di pistola, sulla strada statale Nord-Est, 188th Street di Nord Miami Beach, da qualcuno che si affacciò dal finestrino di un auto, richiamando la sua attenzione. Non è uno spoiler, perché il film comincia proprio con questa scena. A oltre venti anni da quell’omicidio, la verità non è mai stata appurata con certezza, c’è chi dice che ci fu lo zampino dei narcos colombiani a cui forniva le sue velocissime barche , c’è chi sostiene la versione di una vendetta da parte di soci d’affari ingannati, primo fra tutti Ben Kramer e qualcuno avanza perfino l’ipotesi di un delitto passionale. Tuttavia, l’uomo era già entrato nella leggenda, incarnò nell’immaginario collettivo il simbolo della motonautica d’altura, fondatore di 6 cantieri straordinari che han fatto la storia e che tuttora mietono successi, vinse più di chiunque altro come pilota e come costruttore

Il film è ispirato liberamente al libro "Speed Kills: Who killed the Cigarette Boat King, The Fastest Man on the Seas?", di Arthur Jay Harris. John Travolta è cresciuto molto, artisticamente, rispetto alle prestazioni attoriali giovanili, ed è sempre più bravo,gli altri peraltro non sono da meno. Il film è sufficientemente avvincente e convincente

 

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