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A Futile and Stupid Gesture

Regia di David Wain vedi scheda film

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La recensione su A Futile and Stupid Gesture

di mm40
3 stelle

Doug Kenney diede vita, insieme a Henry Beard, alla rivista dissacrante ed estrema che cambiò il modo di intendere la comicità negli Usa: National Lampoon, alla quale collaborò la generazione di comici poi esplosa in tv con il Saturday Night Live e dalla quale discende l'idea del film Animal house.

 

La morte del clown è un grande classico dello spettacolo: la vita di Douglas Kenney, fra le tante cose fondatore del National lampoon e sceneggiatore di Animal House, scomparso in circostanze più o meno misteriose all'età di soli 33 anni, si presta perfettamente a questo tipo di interpretazione. Uno scrittore satirico di rara ferocia e portato al demenziale e al nonsense, che sostanzialmente seppe rinnovare e cambiare per sempre la storia della comicità made in Usa, ma anche un uomo fondamentalmente solo e portato all'autodistruzione, un talento tanto grande da non poter essere che, almeno in parte, sprecato: Kenney meritava un film come questo A futile and stupid gesture. O magari uno un po' migliore, perchè la pellicola diretta da David Wain e tratta dalla biografia omonima di Kenney scritta da Josh Karp (sceneggiatura: John Aboud e Michael Colton) è farcita di dialoghi insignificanti, scenette da barzelletta francamente evitabili (si è capito di chi si sta parlando: all'ennesima gag del tutto avulsa dal nucleo della trama può anche bastare) ed è approssimativa sia nella messa in scena che nella ricostruzione logica dei fatti, per sua stessa ammissione. L'autoironia è in effetti ciò che salva il film dal tracollo, anche grazie al personaggio di Kenney oggi, se fosse ancora vivo almeno, che guida il pubblico attraverso il racconto della sua breve esistenza. Nonostante una serie di parrucche inguardabili, di costumi intonsi da soap opera e di scenografie spesso grossolane, il lavoro di Wain qua e là fa inevitabilmente sorgere una risat(in)a e, pregio principale, è un tributo più che onesto e, come già evidenziato, sicuramente doveroso; la sequenza finale è a ogni modo la cosa migliore del film. 3,5/10.

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