Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
In anni in cui la parola "rivoluzione" era di gran moda,e in cui i miti si chiamavano Ernesto,Emiliano,e si pensava di ribaltare ogni potere costituito per un mondo migliore,e si aveva il pregio di crederci,a volte ingenuamente,ma spesso con sincerità,fioccavano film e opere in cui l'argomento era appunto un moto rivoltoso.Sullo sfondo della rivoluzione messicana,una commedia italiana con due personaggi antitetici costretti dagli eventi a farsi compagnia,attraversando varie vicende,rischiando sempre di andare al Creatore per una fucilata o altro:un guitto di terza categoria,e un prete rigido,che alla fine diverranno amici,pur in conflitto per quasi tutto il racconto.Bruno Corbucci,eclettico e come sempre pratico,allestisce una sorta di avventura picaresca che occhieggia a "La grande guerra",soprattutto in un finale in cui,un soprassalto di dignità riabilita un cialtrone e chiude la storia su un risvolto drammatico.Il film,pur portando in scena un momento storico raramente trattato dal cinema europeo,procede abbastanza spedito,anche se spesso si basa su schemi ripetitivi,e abbonda fin troppo in cascatoni e inciampi atti a sottolineare la goffaggine dei due personaggi principali.I quali non convincono fino in fondo:Gassman nel ruolo dell'attore fessacchione e vigoroso,è vistosamente fin troppo sopra le righe,e Villaggio gioca di rimessa,ma smorzando e non di poco la sua vis comica.Leggerino,ben girato,ma qua e là smorto.I due simpatizzarono molto al di fuori dallo schermo,al punto di aver girato più film insieme,ma l'affiatamento tra i due attori non emerge così vistosamente.
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