Espandi menu
cerca
Oltre Rangoon

Regia di John Boorman vedi scheda film

Recensioni

L'autore

giorgiobarbarotta

giorgiobarbarotta

Iscritto dal 26 gennaio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 16
  • Post -
  • Recensioni 560
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Oltre Rangoon

di giorgiobarbarotta
6 stelle

A Boorman quello che interessa è l'azione. La spinta etica del film indubbiamente c'è ed è testimoniata dalla buona descrizione del quadro politico in Birmania, con tanto d'apparizione della leader democratica Aung San Suu Kyi e di didascalie esplicative a fine pellicola. Ma il regista inglese innesca la storia a partire da un meccanismo semplice semplice (e un po' inverosimile) atto a far partire un susseguirsi di fughe, sparatorie, inseguimenti, esplosioni, posti di blocco, barche su fiumi, foreste esotiche, aggressioni, il tutto da action movie puro. Eroina femminile protagonista, non scontata ma piuttosto artefatta. La donna, in piena elaborazione di lutto per una sciagura famigliare, anch'essa violenta, scioccante, indelebile, si reca nel sud-est asiatico su suggerimento della sorella. In cerca di sé stessa, l'americana Laura, di professione medico, si troverà presto in mezzo ai guai, senza passaporto, sola. Prenderà a cuore le sorti di un professore mentore, guida turistica per necessità, perseguitato e ferito dal regime militare al potere. Si schiererà poi a fianco di tutto un popolo in cerca di libertà e nuova vita, oppresso e vessato dalle prepotenti ingiustizie dell'esercito al comando della dittatura dei generali. Caratteri sommariamente descritti, portati in scena in modo funzionale agli eventi. Gran numero di comparse e qualche scena di massa ben diretta. Stupa, templi, budda, monaci, mercati, fiumi, e la Rangoon del titolo messa a ferro e fuoco dalle manifestazioni represse nel sangue. Impegno sociale e spettacolarità, ma entrambe di grana grossa. Musica onnipresente, ridondante e invadente. Tormentata e idealista, la Arquette regge bene per un'ora e quaranta con una performance generosa, molto fisica. Dialoghi ad effetto carichi di retorica. Myanmar: un paese in lotta, taciuto dai media e spesso sconosciuto all'opinione pubblica internazionale. In questo l'operazione nel suo insieme risulta apprezzabile.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati