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La Primula Rossa

Regia di Harold Young vedi scheda film

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La recensione su La Primula Rossa

di felini
10 stelle

ritmo Cinematografico illuminato d'ironie fini dal principio, Oberon guidata da Howard, stellare ; ma si riguardi l'edizione inglese

 

Il passaggio progressivo di Leslie Howard dal teatro al cinema, non fu per lui, già grande attor di prosa alla fine degli anni '20, transito d'obbligo ma scelta ponderata: volontà d'approfondimento cognitivo-rappresentativo a cavallo di un medium sempre più adatto a realizzazioni di sintesi d'arti. Leslie Howard divenne, con successivi films connessi al nomos della Primula, il novatore decisivo del cinema Britannico tra le due guerre. In questo capolavoro, fatto e uscito nel '34, Harold Young svolse, di prammatica, il suo ruolo di "cutter", sì che Howard, cui Korda dava corda, è il vero Autore del film. La storia è nota: già dramma, il suo prolungamento romanzesco non aveva aggiunto alcunché ma la Orczy volle, non accreditata, dare una mano a Korda, Sherwood e altri a dimensionarne un'ulteriore splendida sceneggiatura adatta alle straordinarie risorse di Howard. In Scarlet Pimpernel vediamo, in concentrazione ed estensione, realizzazioni di un mito Dianico, cui, molti anni avanti l'opera di maggior sgacia e successo della Baronessa di origine ungherese, Meredith aveva dato nomos, nel romanzo di Diana Crossways, con queste espressioni, ognuna delle quali poi virata a perfetta riuscita del personaggio di Margerita sì d'uno dei miglior films prodotti da Alexander Korda: "perla nera", "giglio d'Irlanda", "è una di quelle donne la cui intelligenza è attiva in tutto quello che fanno", "volta a volta s'abbasssa, plana, sfiora la terra, ora generalizza capricciosamente, ora si abbatte come una freccia su gli oggetti", "è una compagna regale, uno spirito brillante e splendente come corso d'acqua montano". Qui, Percy-Leslie <è> Faust, già in armonia di tempi nuovi; l'erore prende per mano, o trascina, i propri nobili compagni d'arte nella luce della sua entelechia, vittoria sul fato nel risorto amore per lui della propria sposa  -il destino d'arte di Merle Oberon (figlia irlandese di una ragazza maori), ha vita perenne nel profumo di questa Margherita.  

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