Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Un predicatore nel west è tale quando va in giro predicando, anche se spara; se poi dice di esserlo è "sedicente", senza il "forse" aggiunto da Mereghetti, che per eccesso di prudenza ipotizza anche che sia "un angelo della vendetta". Quanto al "contrasto tra la natura e la violenza umana", non ce n’è più qui che in altri western, e molto meno che in altri di Eastwood. Il quale si guarda bene dal "liquidare definitivamente i conti con Leone"; al contrario, ripete fedelmente da C'era una volta il West la figura dell'uomo d'affari, sia nell'aspetto fisico sia nella resistenza a far uccidere se non è necessario; ma anche quella del protagonista che "non spara" ma lo sa fare bene, e che viene dal nulla e torna nel nulla: come Shane e molti altri, ma il modello immediato è Leone. Si rivede con piacere, nonostante i luoghi comuni, o forse proprio per questi, che ogni volta aiutano a dimenticarlo subito: molto meno grintoso e cattivo di altri films di Eastwood.
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