Regia di George Stevens vedi scheda film
Perchè questo film continua a tormentarmi? E' un film irrealistico, una fiaba vera e propria, una storia di buoni e cattivi, con i primi vestiti di bianco e gli altri di nero. Un filmaccio, insomma, buono per bambini delle elementari. Eppure...eppure...io quando vedo Alan Ladd, nel finale, sul suo cavallo mentre carezza la testolina bionda del bimbo che lo adora come un eroe non riesco a trattenere le lacrime. Allora capisco che il cinema non è solo una cosa razionale, di testa, ma è anche e forse,soprattutto, seduzione. La colonna sonora iniziale, l'arrivo dell'eroe nella valle, la seduzione che quest'uomo causa nel bimbo e nella moglie del rude Van Heflin, la non volontà di ricorrere alla violenza e la necessità di ricorrervi (tema caro a Anthony Mann), lo scontro finale e l'addio con un chiaro passaggio dalla fiaba alla realtà (Io sono fantasia, sono i tuoi genitori la realtà) sono elementi che concorrono a fare di questo filmaccio un film straordinario e commovente. In effetti, la storia è vista con gli occhi del bimbo e per questo assume i contorni della fiaba. Quando l'eroe se ne va, si torna alla realtà: il sogno (nel quale c'era la fiaba) è finito. Nella valle ora è tornata la serenità. Ma i cattivi torneranno prima o poi e i buoni dovranno combatterli : la storia ricomincia e non è detto che stavolta vincano ancora loro. Ma non importa, per una sera siamo tornati tutti bambini ed è fantastico sentire la mano del nostro papà che ci arruffa gentilmente i nostri capelli. Addio carissimo Shane!
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