Regia di E. B. Clucher (Enzo Barboni) vedi scheda film
Nel Far West il giovane Trinità jr. incontra per caso il giovane Bambino jr. e comincia a fare coppia fissa con lui; l'intesa è la medesima che intercorreva fra gli omonimi genitori. I due diventano sceriffi del paese e sgomineranno i banditi senza usare armi, ma preferendo scazzottate e simpatia.
Il produttore (Italo Zingarelli) e il regista (Enzo Barboni, alias E. B. Clucher) di Lo chiamavano Trinità (1970) e Continuavano a chiamarlo Trinità (1971) tornano sul set, ormai in piena terza età entrambi, per girare un sequel dei loro due film più celebri: naturalmente, a 25 anni di distanza e con un cast completamente rivoluzionato (Bud Spencer & Terence Hill non compaiono neppure in un fotogramma), sarà un mezzo disastro. Il mezzo che viene evitato deriva dal mestiere del regista e dalla confezione esteticamente curata a sufficienza, anche se nulla di positivo può essere detto sulla banalotta sceneggiatura scritta dal figlio del regista, cioè Marco Tullio Barboni, e i due interpreti centrali (Keith Neubert e Heath Kizzier) sono parimenti difficili da difendere. Nel cast compaiono anche Renato Scarpa, Yvonne De Bark e la soubrette televisiva Fanny Cadeo. La scintilla di partenza per questa pellicola è stata probabilmente l'uscita di Botte di Natale, l'anno precedente, che aveva segnato il ritorno sul set dell'accoppiata Spencer/Hill, con il secondo anche regista; ma se già quello era stata una discreta delusione, questo Trinità & Bambino... adesso tocca a noi va perfino più a fondo. 2/10.
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