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Il contagio

Regia di Matteo Botrugno, Daniele Coluccini vedi scheda film

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La recensione su Il contagio

di mm40
6 stelle

I ritratti di una manciata di personaggi della Roma dei quartieri popolari raccontano la Capitale contemporanea: squallore, degrado, corruzione, menzogna e arrivismo sono all'ordine del giorno.

 

Il contagio è la prosecuzione ideale dell'opera prima dei registi Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, che sette anni prima (2010) delineavano scenari inquietanti e maledetti nella Roma di periferia con il loro Et in terra pax. Qui però la formula viene ampliata, non si parla più solamente degli eccessi della gioventù senza valori delle borgate, ma si affonda nel marcio di sesso, droga, potere e criminalità che corrode l'Urbe fino ai palazzi più alti. Nuccio Siano (già visto nella serie Gomorra, ha una particina anche nel film) scrive la sceneggiatura insieme ai due registi, partendo dal romanzo omonimo di Walter Siti uscito nel 2008; le quasi due ore del lavoro risultano sufficientemente compatte dal punto di vista narrativo e curate a dovere da quello estetico (colonna sonora di Paolo Vivaldi, fotografia di Davide Manca), anche se, come già accadeva in Et in terra pax, la voglia di Botrugno e Coluccini di stupire, di dimostrare qualità e capacità visive in abbondanza porta talvolta il duo a strafare (la fintissima scena in discoteca, che sembra uno spot tv, es.). Nota di merito per la scelta di affidare a Vincenzo Salemme una parte drammatica: che fosse sprecato per fare 'solo' il comico si sapeva, ma il coraggio di sbrigliarlo in un ruolo privo di qualsiasi ironia non è cosa da poco; gli altri elementi centrali del cast sono Vinicio Marchioni, Giulia Bevilacqua, Anna Foglietta e Maurizio Tesei. 6/10.

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