Regia di Bob Rafelson vedi scheda film
"Cinque pezzi facili" diretto nel
1970 da Bob Rafelson,devo dire
che è un piccolo gioiellino.
La storia racconta che Robert,un bravo pianista,che
ha rotto con la famiglia colta e borghese e ora vive
alla giornata con lavori provvisori,insieme a Rayette,
una ragazza un po' svampita e ingenua.
Poi un giorno va a trovare sua sorella e gli dice
che il padre non sta molto male,perché ha avuto
due infatti.
Allora torna a casa,ed è attratto dalla fidanzata
del fratello,ma non vuole stare tanto lì.
Il Film prodotto dalla BBS Productions e la
Raybert Productions con il benestare
della Columbia Pictures Corporation,
e il 2° Lungometraggio di Bob Rafelson,
che con questo suo lavoro vuole far figurare
uno specchio di una America smarrita,
che non sa qual'è il suo futuro e non ha
certezze e vive con disagio il tutto,
e l'emblema di questo è Robert,
magistralmente interpretato da
un grande Jack Nicholson.
Il regista ci porta dentro la vita nel
personaggio con leggerezza e ci fa
capire che un uomo che vive la giornata,
fa lavori occasionali e si sposta spesso,
ha una storia sentimentale con Rayatte,
una donna svampita che tratta male
e che gli fa fare brutte figure quando
parla,ed è interpretata dalla bella e
compianta Karen Black,e pensi se c'era
Marylin poteva essere un ruolo adatto
a lei,certo Attrici diverse e la Black
è strepitosa.
Il tutto intorno ci crea un atmosfera malinconica
e senso di disagio in tutto quello che gli
succede, e ti trasmette molto bene
questo spaccato di un epoca dove
l'America non sapeva qual'era il suo
futuro per un paese smarrito
e irrequieto.
Mi è piaciuta molto la scena quando
prende due donne in macchina che
vogliono andare in Alaska, e una
comincia a parlare del lerciume
della gente e dell'uomo che crea
danni all'ambiente e diverte per
questo.
Da segnalare la buona direzione degli
Attori dove figurano anche:
Billy Green Bush-Susan Anspach-Fannie Flagg-
Sally Struthers-Marlena MacGuire-
Richard Stahl e Lois Smith.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
la splendida e suggestiva Fotografia
di László Kovács.
In conclusione un buon Film,
dove il regista fa uno specchio
della America dell'epoca e le
sue sensazioni con un atmosfera
malinconica e lo rappresenta
con Robert e il suo disagio
crescente che ti trasmette
bene quando torna a casa,
e ti lascia con un finale
che è meglio andare all'avventura
che alle incertezze della vita.
Il mio voto: 7.
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