John Pappas e Kevin Kalhoun sono rispettivamente sindaco e vice sindaco di New York. Se per il secondo buoni e cattivi sono nettamente schierati dalle parti opposte di una barricata, per il primo i confini sono molto più sfumati e le contaminazioni molto più facili. Formano comunque un duetto affiatato, che amministra la città con efficienza. Tutto lascia prevedere una fortunata ascesa di Pappas ai vertici della politica statunitense. Ma l'equilibrio si incrina a causa di un "incidente" tra mafia e polizia, che fa riaffiorare scandali passati e vecchi compromessi. Prima che il suo nome venga coinvolto il sindaco si dimette dall'incarico.
Note
Primo caso di produzione cinematografica autorizzata a girare dentro il palazzo del Municipio di New York. Il classico gioco della politica assume cadenze da thriller, con un bel ritmo teso, una sceneggiatura coi fiocchi, una regia senza fronzoli e la carica di Al Pacino. La figura del sindaco si ispira a Ed Koch, Fiorello La Guardia, Rudolph Giuliani, e all'ex Governatore Mario Cuomo.
Mix di (fanta)politica e thriller che lascia piuttosto freddi nonostante l'impressionante cast a disposizione. Resta però negli occhi e nelle orecchie lo one-man-show di Al Pacino nella scena del funerale del bimbo.
VOTO : 6,5.Thriller artigianale confezionato in maniera professionale, scandito da un ritmo discreto e caratterizzato da un clima teso quanto serve.Poi non mi ha entusiasmato, ma il risultato è discreto e merita una visione.
Mediocre thriller "politico" che strappa una risicata sufficienza soprattutto grazie al notevole cast d'attori. Il classico film appassionante per lo spettatore a stelle e strisce ma alquanto tedioso per quello europeo.
Un grandissimo cast, anche se sprecare Pacino (sacrificato da un comunque bravo cusack) è un'opzione che non dovrebbe mai passare per la testa di un regista!
Tornato al vertice assoluto di Hollywood nel 1995 (se mai se ne fosse realmente allontanato...) grazie all'immenso successo di pubblico e critica ottenuto col mitico “Heat” di Michael Mann, Al Pacino accetta di interpretare il ruolo di primo cittadino newyorkese in un film che mixa (fanta)politica e thriller con risultati però non esattamente eclatanti. A Dirigere i lavori… leggi tutto
H.Becker firma un film davvero interessante; un thriller metropolitano che respira a pieni polmoni il tanfo esalato dalle fogne che infestano a cielo aperto i collegi elettorali di qualunque angolo di mondo e che di esso rappresentano, anzi, il principale “fertile” humus; con lucida freddezza, sonda, infatti, la torbida natura di quella fitta rete di rapporti umani che essa sola può… leggi tutto
Un dramma/thriller del regista Harold Becker che non riesce a decollare come ci si aspettava! A me il film nel suo complesso non mi è piaciuto molto infatti l'ho trovato abbastanza pesante e noioso con una trama che tratta sulla corruzione in municipio, quest'ultima infatti isprirata a tumulti episodi accaduti negli anni 80 a New York, che non riesce a prendere appieno… leggi tutto
Se anche a voi piacciono le LOCANDINE, qui ne trovate "quasi" 140. Si alternano le mie preferite (ante 1960) alle più recenti e tutte riguardano film che hanno un solo elemento in…
Tornato al vertice assoluto di Hollywood nel 1995 (se mai se ne fosse realmente allontanato...) grazie all'immenso successo di pubblico e critica ottenuto col mitico “Heat” di Michael Mann, Al Pacino accetta di interpretare il ruolo di primo cittadino newyorkese in un film che mixa (fanta)politica e thriller con risultati però non esattamente eclatanti. A Dirigere i lavori…
City Hall è un film del 1996 diretto Harold Becker, con un cast eccezionale: Al Pacino, John Cusack, Bridget Fonda, Martin Landau, Danny Aiello.
Sinossi: Durante una sparatoria a New York perdono la vita il detective Eddie Santos, il malavitoso Tino Zapatti (nipote di un noto padrino della mafia) e un ragazzino innocente, la disamina della polizia non è…
H.Becker firma un film davvero interessante; un thriller metropolitano che respira a pieni polmoni il tanfo esalato dalle fogne che infestano a cielo aperto i collegi elettorali di qualunque angolo di mondo e che di esso rappresentano, anzi, il principale “fertile” humus; con lucida freddezza, sonda, infatti, la torbida natura di quella fitta rete di rapporti umani che essa sola può…
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Commenti (8) vedi tutti
Discreto dramna politico dalla trama un po' ingarbugliata.
commento di gruvierazDiscreto.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiMix di (fanta)politica e thriller che lascia piuttosto freddi nonostante l'impressionante cast a disposizione. Resta però negli occhi e nelle orecchie lo one-man-show di Al Pacino nella scena del funerale del bimbo.
leggi la recensione completa di marcopolo30VOTO : 6,5.Thriller artigianale confezionato in maniera professionale, scandito da un ritmo discreto e caratterizzato da un clima teso quanto serve.Poi non mi ha entusiasmato, ma il risultato è discreto e merita una visione.
commento di supadanyBello! Grande Al, soprendente il finale.
commento di lonestarMediocre thriller "politico" che strappa una risicata sufficienza soprattutto grazie al notevole cast d'attori. Il classico film appassionante per lo spettatore a stelle e strisce ma alquanto tedioso per quello europeo.
commento di Paul HackettUn bel film, con un Al Pacino che è un grande!
commento di mirkoleoneUn grandissimo cast, anche se sprecare Pacino (sacrificato da un comunque bravo cusack) è un'opzione che non dovrebbe mai passare per la testa di un regista!
commento di RageAgainstBerlusca