Regia di Mel Gibson vedi scheda film
Assoluto capolavoro di Mel Gibson. Più che un film un'opera se non monumentale quantomeno straordinaria. Non doveva essere cosa semplice mettere in scena durante 180 minuti un pezzo di storia così importante come quella dell'indipendenza scozzese strappata al più crudele dei tiranni che l'Inghilterra abbia mai visto sul trono e cioè il Plantageneto. Per rimanere in tema, tesserei le lodi di Gibson per aver saputo dare un'immagine volutamente incisiva di come un branco di clan sparsi per il territorio e spesso in conflitto fra loro per ragioni di successione al trono di Scozia, siano stati riuniti sotto il segno dell'entusiasmo acceso in loro da Wiliam Wallace, il condottiero che li guiderà verso l'indipendenza per poi divenire un martire fra i martiri scozzesi, torturato e giustiziato. E' ovvio che le gesta narrate in questo film siano poi divenute una sorta di rinnovato credo in certe frangie politiche, italiane e non, ma come non cedere alla tentazione di cotal mordace ribellione se l'obiettivo finale è la realizzazione di un sogno d'indipendenza dalla tirannide di un potere centrale dovo molto spesso si anniddano sanguisughe che nulla hanno a che fare con i veri capi di stato che operano il vero bene collettivo? Eppure i venti della ribellione soffiavano già da tempo, nemmeno un secolo e mezzo prima della battaglia di Bannockburn, ci pensò Alberto da Giussano ad accendere le fiaccole dei micidiali carrocci che travolsero le truppe di Federico Hohenstaufen che volevasi destinato a creare la prima Europa globalizzata. Insomma, mettere in onda il sogno collettivo sempre attuale di pace e giustizia e liberazione dal giogo dei tiranni può essere un'operazione molto pericolosa a volte, ma un sogno è sempre un sogno, soprattutto quando diventa una meta collettiva di uomini di buona volontà.
nulla
Grazie Mel
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta