Regia di Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film
Solita farsetta striminzita di quelle che venivano prodotte a iosa nel nostro Paese negli anni '50 e '60. Davvero ne possiede tutti gli ingredienti, dalla lunga serie di equivoci che sta alla base della modesta sceneggiatura fino alle abbondanti canzonette che ne allietano lo svolgimento (in questo caso grazie/a causa della voce di Aurelio Fierro). Salva la baracca un giovane Nino Manfredi in forma strepitosa; l'incontro di boxe nel finale è troppo divertente.
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