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Pulp Fiction

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

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La recensione su Pulp Fiction

di scandoniano
10 stelle

Commentare "Pulp fiction" di Quentin Tarantino, palma d'oro a Cannes nel 1994, soffermandosi sulla descrizione della trama è un atto quasi impossibile. Tra le peculiarità assolute di questo film difatti c'è proprio la volontà del regista e degli sceneggiatori di sottrarsi alla rituale linearità narrativa (che forse oggi sembra non così scontata, ma che 16 anni fa risultava decisamente sorprendente). 3 o 4 storie apparentemente sciolte tra di loro si uniscono assieme e alla fine compongono un mosaico di straordinaria intensità. In "Pulp fiction" c'è tutto il Tarantino-pensiero, quello che non si era visto appieno con "Le iene", altro gran film (per molti ancora oggi il migliore del regista). La regia del film ha un valore molto alto, per stile ed inventiva, ma è la scrittura, fedele a quel titolo che richiama al pulp, ossia ad una letteratura, e ad un mondo, completamente a sè. Un mondo che porta a citare i Flock of Seagulls, ma si basa sulle note di Neal Diamond, che sfiora il nonsense della follia quando vede due sicari disquisire sulla differenza tra ketchup e mayonese poco prima di una irruzione, che commistiona lirismo teologico e teorie sul massaggio ai piedi, che concede che si possa essere alle 9 di mattina in giacca e cravatta ad un party, ma non che si confonda una moto con un chopper...
Tutto ciò è un mondo a parte, uno stile inconfondibile che almeno per "Le Iene", "Pulp fiction" appunto e "Kill Bill" rappresenta una straordinaria testimonianza della grandezza d'autore di Tarantino (prima che lo star system inghiottisse il Nostro, invischiandolo in produzioni, com-partecipazioni, comparsate e collaborazioni a vario titolo). Con buona pace dei suoi denigratori, che lo ritengono un furbetto buono solo a copiare piccole perle facendole passare al massimo per citazionismo, non si può non affermare che ciò che si vede nei film puramente tarantiniani, ed in particolare in questo film, non sia poesia cinematografica vera ed istintiva.
Il cast è eccezionale, tutto il film è praticamente un collage di chicche da ricordare, le musiche eccezionali, la trama unica nel suo genere. Non si può non parlare di "Pulp fiction" come di un film che non abbia cambiato la storia del cinema.

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