La recensione su Orizzonti di gloria

di ange88

10 stelle

Prima guerra mondiale. Il generale francese Paul Mireau(George Macready) mira a far carriera e accetta l’incarico proposto dal suo superiore, il generale Broulard(Adolphe Menjou), di conquistare “il formicaio”, un posizione strategia in mano ai tedeschi su una collina praticamente inespugnabile. Il comando dell’operazione viene affidato al colonnello Dax(Kirk Douglas), contrariato in quanto la missione è praticamente un suicidio, ma obbligato ad eseguirla.
L’operazione come previsto è fallimento totale, e alcuni soldati, sia per il fuoco nemico incessante, sia perché capiscono che è inutile sucidio, non escono nemmeno dalla trincea.
Il generale Mireau lo prende come un atto di codardia e, al termine dell’offensiva, esige che tre uomini persi a caso come capro espiatorio, siano processati dalla corte marziale, e se condannati saranno fucilati.

il film è un adattamento del romanzo omonimo di Humphrey Cobb, che si ispira a vicende realmente accadute.
Kubrick torna sulla tematica militare trattata nel suo primo film Paura e Desiderio, nel quale l’intento era di rappresentare gli stati d’animo e pensieri dei soldati durante la guerra,con un velo critico.
In Orizzonti di Gloria vi è una forte critica al sistema militare, nonchè una rappresentazione onesta dell’orrore della guerra , una presa di posizione che rivedremo trent’anni dopo, in altre forme, in Full Metal Jacket.

Dal film d’esordio passano altri due, Il Bacio dell’Assassino che è un buon noir, e lo splendido Rapina a mano armata, che portano Kubrick, all’ età di trent’anni, a raggiungere una maturità artistica e tecnica già elevata, come risulta chiaro dopo appena cinque minuti, con il sinuoso piano-sequenza del giro d’ispezione del generale Mireau all’interno della trincea.
La maestria nei movimenti di macchina, con efficacia narrativa, verrà poi mantenuta per il resto del film.

L’affresco del sistema militare è negativo e il film non gli concede pietà: emblematica la scena del dialogo tra Dax e generale Broulard, che esterna la cinica e lucida pragmaticità di chi è al potere.
L’emblema della follia del potere gerarico è il generale Mireau, ben interpretato da Macready, borioso,spietato, che non considera i soldati esseri umani ma pedine nel "gioco" strategico della guerra
La figura di Mireau si scontra con quella di Dax(ottima prova anche per Douglas), un ufficiale che invece conosce e sà dare valore alla vita umana; si batterà per le sorti dei tre soldati processati.

La scena finale nella locanda riesce a trasmettere un senso di umanità con una forza e semplicità rare,umanità che contrasta con tutto il cinismo che impregna la pellicola. Primo capolavoro “a tutto tondo” di Kubrick.
Voto: 10

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