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Non si ruba a casa dei ladri

Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film

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La recensione su Non si ruba a casa dei ladri

di marcopolo30
5 stelle

Due coppie, unita e fondamentalmente onesta l'una, ignorante, truffaldina e tenuta insieme solo dal denaro l'altra, e una sorta di intrigo giallo in stile “Tower Heist” per quel che è probabilmente il lavoro più riuscito dei fratelli Vanzina in questo secolo XXI.

Pur non trovandoci nemmeno questa volta di fronte a un'opera pienamente riuscita, va riconosciuto ai fratelli Vanzina che dopo una lunghissima serie di commedie davvero sciatte, hanno con “Non si ruba a casa dei ladri” quanto meno lavorato a un copione degno di tal nome. Parliamo in fondo dei figli di Steno, gente cresciuta quindi a pane e commedia all'italiana, e che scrive e dirige film -seppur generalmente assai scadenti- da ormai quattro decadi. Insomma, qualche cosa sull'arte di realizzare un film dovranno pur averla imparata. Il film ruota attorno al contrasto tra una coppia onesta, lavoratrice e soprattutto unita nella buona e nella cattiva sorte (Vincenzo Salemme e Stefania Rocca) e una ricca, ignorante e truffaldina, e i cui due membri (Massimo Ghini e la rediviva Manuela Arcuri) in fondo diffidano l'uno dell'altro. Ed è tale contrasto, affrontato per una volta senza fermarsi alla superficie, il meglio che la storia ha da offrire, un ritratto fondamentalmente amaro della seconda coppia, interpretata davvero molto bene da un Massimo Ghini visibilmente sofferente nel ruolo del farabutto arricchito e da Manuela Arcuri, perfetta per la parte della coatta romana siliconata (e vi assicuro che mai avrei pensato di potere scrivere qualcosa di positivo a proposito di Manuela Arcuri). La trama gialla in stile “Tower Heist”, che occupa poi l'intera seconda parte del film, è decisamente scontata ma, mi ripeto, resta questo nel complesso uno dei pochissimi prodotti recenti dei Vanzina in cui non tutto è da cestinare. Divertente inoltre il contributo dell'ottima spalla Maurizio Mattioli. Le cose sono andate piuttosto bene anche al botteghino, con 2,2 milioni di euro incassati nel 2016, che con i tempi che corrono non sono da buttar via.

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