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Non c'è più religione

Regia di Luca Miniero vedi scheda film

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La recensione su Non c'è più religione

di mc 5
4 stelle

E' con disagio che mi trovo a giudicare un film che definirei "non nelle mie corde". E il bello è che si tratta di un prodotto divertente, diretto professionalmente e recitato altrettanto. Allora, dove sta il problema? Cosa c'è che non va? Tutto e niente. Una di quelle commedie farsesche che fanno ridere (o quanto meno sorridere) ad orologeria, per forza. In un paesino (credo un' isoletta del sud, popolata in gran parte da musulmani), si sta organizzando per Natale un presepio vivente e tutto quel che vediamo rientra in un gioco infinito di equivoci e gag imperniati sui personaggi che di tale presepe saranno interpreti operativi. Si ride (personalmente piu' che ridere in realtà ho sorriso spesso, salvo poi, a luci accese in sala, chiedermi un paio di cose). La regìa firmata da Luca Miniero (ormai specializzato in questo genere di pellicole) appare fluida e senza intoppi. Il cast non è male, e si avvale oltretutto di qualche valido caratterista ma punta soprattutto su Claudio Bisio(istrionico mattatore come sempre), Angela Finocchiaro (che a me non è mai piaciuta ma so di essere in netta minoranza ) e poi un brillantissimo (e bravissimo) Alessandro Gassman. Sono pronto a scommettere che il film balzerà di corsa al primo posto del nostro box office. E qui sta il punto. Che si tratta di un film inesorabilmente e fottutamente PIACIONE. E questa è la cifra primaria di questo genere di commedie: la PIACIONERIA. La quale vince sempre, non si sbagla. E' una scelta di stile e di linguaggio, che io non sono nessuno per criticarla...ma nessuno mi può impedire di farlo. Poi si potrebbe lambire un altro discorso ancorchè "minato" e pericoloso: che attori come Bisio e la Finocchiaro specializzandosi semore piu' in QUESTO tipo di comicità sono ormai consacrati come i Nuovi Comici di Regime (e penso alla campagna renziana per il SI' cui Bisio ha dato piena adesione). Ma voglio essere sincero fino in fondo e prima di lanciarmi nel mio "j'accuse" vorrei dire che -lo ripeto di nuovo- il film è professionalmente ineccepibile e che se raffrontaio all'ultima cine-cacca di Carlo Vanzina questa è roba da Accademia...ma la questione che mi sta a cuore è tutta un'altra. E cioè che in Italia (complici tutti, dai registi agli sceneggiatori, dagli esercenti ai produttori, tutti, sono orientati a dar credito solo a film comici, di fatto rendendo impossibile realizzare prodotti diversificati. Niente piu' thriller (nè psologici nè action), niente noir, niente drammatico-sentimentali....solo e soltanto bordate di comicità. E in questo dilagare di commedie spesso deboli e sciocchine (i soliti equivoci finto-gay con Bova e Argentero o la "non attrice" Ambra Angiolini) fa capolino ogni tanto qualche piacevole eccezione in forma di commedia originale e fresca (vedi i film di Edoarde Leo o il delizioso "Piuma" oppure la vena surreale dell'ottimo Pif). Insomma: Miniero non me ne voglia, ma per piacere, basta coi film PIACIONI.

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